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Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

AFFAIRE CHIRAGOV ET AUTRES c. ARM?NIE

Tipologia: Sentenza
Importanza: 1
Articoli: 01
Numero: 13216/05/2015
Stato: Armenia
Data: 2015-06-16 00:00:00
Organo: Grande Camera
Testo Originale

Conclusioni: Eccezioni preliminari respinte, Articolo 35-1 – Esaurimento delle vie di ricorso internesArticle 35-3 – Ratione loci,
Eccezioni preliminari respinte, Articolo 34 – Vittima, Violazione dell’articolo 1 del Protocollo n? 1 – Protezione della propriet?, articolo 1 al. 1 del Protocollo n? 1 – Rispetto dei beni Beni,
Violazione dell’articolo 8 – Diritto al rispetto della vita privata e familiare, Articolo 8-1 – Rispetto della vita familiare Rispetto del domicilio
Rispetto della vita privata,
Violazione dell’articolo 13 – Diritto ad un ricorso effettivo, Articolo 13 – Ricorso effettivo, Soddisfazione equa riservata, Articolo 41 – Soddisfazione equa,

GRANDE CAMERA

CAUSA CHIRAGOV ED ALTRI C. ARMENIA

, Richiesta no 13216/05,

SENTENZA
(Fondo)

STRASBURGO

16 giugno 2015

Questa sentenza ? definitiva. Pu? subire dei ritocchi di forma.
Nel causa Chiragov ed altri c. Armenia,
La Corte europea dei diritti dell’uomo, riunendosi in una Grande Camera composta di:
Dean Spielmann, presidente,
Josep Casadevall,
Guido Raimondi,
Marco Villiger,
Isabelle Berro,
Ineta Ziemele,
Bo?tjan il Sig. Zupani?,
Alvina Gyulumyan,
Khanlar Hajiyev,
George Nicolaou,
Luccica L?pez Guerra,
Ganna Yudkivska,
Paulo Pinto di Albuquerque,
Ksenija Turkovi?,
Egidijus Kris?,
Robert Spano,
Iulia Antoanella Motoc, giudici,
e di Michael O’Boyle, cancelliere aggiunge,
Dopo avere deliberato in camera del consiglio il 22 e 23 gennaio 2014 ed il 22 gennaio 2015,
Rende la sentenza che ha, adottata a questa ultima, dato:
PROCEDIMENTO
1. All’origine della causa si trova una richiesta (no 13216/05) diretta contro la Repubblica dell’Armenia e di cui sei cittadini azerba?djanais, OMISSIS (“i richiedenti”) hanno investito la Corte il 6 aprile 2005 in virt? dell’articolo 34 della Convenzione di salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libert? fondamentali (“la Convenzione”). Il sesto richiedente ? deceduto nel giugno 2005. Suo figlio, OMISSIS, insegue il procedimento al nome di suo padre.
2. I richiedenti che sono stati ammessi a favore dell’assistenza giudiziale, sono stati rappresentati da OMISSIS, avvocati a Londra, cos? come con OMISSIS. Il governo armeno (“il Governo”) ? stato rappresentato dal suo agente, il Sig. G. Kostanyan, rappresentando presso della Repubblica dell’Armenia della Corte.
3. I richiedenti adducevano essere impediti in particolare di tornare nel distretto di Latchin, situato in territorio occupato dal governo convenuto, ed essere di questo fatto privato del godimento del loro domicilio e dei loro beni situati in questo distretto. Si lamentavano inoltre di non essere stato indennizzato del danno cos? subito. Vedevano delle violazioni continue dell’articolo 1 del Protocollo no 1 alla Convenzione e dell’articolo 8 della Convenzione. Invocando anche l’articolo 13 della Convenzione, stimavano di pi? non avere disposto relativamente di un ricorso effettivo a questi motivi di appello. Per tutti i motivi di appello esposti si stimavano infine, sopra, vittime di una discriminazione fondata, al disprezzo dell’articolo 14 della Convenzione, sulla loro appartenenza etnica e religiosa.
4. La richiesta ? stata assegnata alla terza sezione della Corte, articolo 52 ? 1 dell’ordinamento della Corte, “l’ordinamento”). Il governo azerba?djanais che ha esercitato il suo diritto di intervento contemplato 36 ? 1 all’articolo della Convenzione, ? stato rappresentato dal suo agente, il Sig. C. Asgarov.
5. Il 9 marzo 2010, una camera della terza sezione composta di Josep Casadevall, Elisabet Fura, Corneliu B?rsan, Bo?tjan il Sig. Zupani, ?Alvina Gyulumyan, Egbert Myjer e Luccica L?pez Guerra, giudici, cos? come di Stanley Naismith, cancelliere aggiunge di sezione, si ? disfatta al profitto della Grande Camera, n? una n? l’altro delle parti si essendo opposto non ci (articoli 30 della Convenzione e 72 dell’ordinamento).
6. La composizione della Grande Camera ? stata arrestata conformemente agli articoli 26 ?? 4 e 5 della Convenzione e 24 dell’ordinamento. Il presidente della Corte ha deciso che, nell’interesse di una buona amministrazione della giustizia, la presente causa ed il causa Sargsyan c. Azerbaigian, richiesta no 40167/06, dovevano essere assegnate alla stessa formazione della Grande Camera (articoli 24) 42 ? 2 e 71 dell’ordinamento.
7. Un’udienza sull’ammissibilit? ed il fondo della causa ha avuto luogo in pubblico al Palazzo dei diritti dell’uomo, a Strasburgo, il 15 settembre 2010, articolo 59 ? 3 dell’ordinamento.
8. Il 14 dicembre 2011, la richiesta ? stata dichiarata ammissibile con una Grande Camera composta di Nicolas Bratza, Jean-Paul Costa, Christos Rozakis, Francesca Tulkens, Josep Casadevall, Nina Vaji, ?Corneliu B?rsan, Peer Lorenzen, Bo?tjan il Sig. Zupani?, Elisabet Fura, Alvina Gyulumyan, Khanlar Hajiyev, Egbert Myjer, Sverre Erik Jebens, Giorgio Malinverni, George Nicolaou e Luccica L?pez Guerra, giudici, cos? come di Michael O’Boyle, cancelliere aggiunge.
9. La parte richiesta ed il governo convenuto hanno ciascuno sottoposi delle osservazioni scritte complementari, articolo 59 ? 1 dell’ordinamento, sul fondo della causa. Par ailleurs, des observations ont ?t? re?ues du gouvernement azerba?djanais.
10. Un’udienza sul fondo della causa ha avuto luogo in pubblico al Palazzo dei diritti dell’uomo, a Strasburgo, il 22 gennaio 2014.

Sono comparsi:
OMISSIS
11. Al termine dell’udienza, la Corte ha giudicato che non c’era luogo, alle fini dell’esame della causa, di organizzare di missione di determinazione dei fatti n? di intendere di testimoni.
IN FATTO
I. LE CIRCOSTANZE DELLO SPECIFICO
A. La genesi della causa
12. All’epoca del crollo dell’URSS, l’Oblast autonomo dell’Alto Karabakh (“l’OAHK”) era una provincia autonoma della Repubblica socialista sovietica dell’Azerbaigian (“il RSS dell’Azerbaigian”). Situato sul territorio di questa repubblica, l’OAHK si dilungava su una superficie di 4 388 km2. In quel momento, non c’era frontiera comune tra gli Alto-Karabakh, in armeno, “l’Artsakh”) e la Repubblica socialista sovietica dell’Armenia (“il RSS dell’Armenia”) che erano divisi dal territorio azerba?djanais; la zona dove erano il pi? avvicinato era il distretto di Latchin che comprendeva una banda di terra di meno di dieci chilometri di larghezza spesso chiamata “corridoio di Latchin.”
13. Secondo il censimento sovietico del 1989, l’OAHK contava circa 189 000 abitanti di cui il 77% di armeni, il 22% di Az?ris ed alcuni membri del minoranze russo e curdo. Il distretto di Latchin presentava in quanto a lui una demografia differente, la grande maggioranza della popolazione (60 000 persone circa, c’essendo di ethnie curdo o az?rie. Soli 5 al 6% degli abitanti del distretto erano di ethnie armeno.
14. All’inizio dell’anno 1988, delle manifestazioni ebbero luogo a Stepanakert, la capitale regionale dell’OAHK, cos? come ad Erevan, la capitale armena. I manifestanti chiedevano il ricongiungimento dell’Alto Karabakh all’Armenia. Il 20 febbraio, il soviet dell’OAHK present? ai soviets supremi del RSS dell’Armenia, del RSS di Azerbaigian e dell’URSS una domanda che tende a ci? che questa regione fosse autorizzata a separarsi dall’Azerbaigian ed ad essere annessa all’Armenia. Il 23 marzo, il soviet supremo dell’URSS respinse questa domanda. In giugno, il soviet supremo dell’Azerbaigian la respinse al suo turno, quello dell’Armenia che vota del suo lato in favore dell’unificazione.
15. Tutto lungo l’anno 1988, le manifestazioni che chiamano all’unificazione si succedersi. Il distretto di Latchin fu oggetto di attacchi e di dighe stradali. Di numerose persone furono vittime di affrontamenti, e dei profughi che si contavano con centinaia di migliaia dei due lati, passarono dell’Armenia in Azerbaigian e reciprocamente. Il 12 gennaio 1989, l’URSS pose perci?, l’OAHK sotto il controllo diretto di Mosca. Poi, il 28 novembre dello stesso anno, il controllo della provincia fu reso in Azerbaigian. Alcuni giorni pi? tardi, il 1 dicembre, il soviet supremo del RSS di Armenia ed il consiglio regionale dell’Alto-Karabakh adottarono una risoluzione congiunta “sulla riunificazione dell’Alto-Karabakh e dell’Armenia.” Conformemente a questa risoluzione, un bilancio comune alle due entit? fu stabilito nel gennaio 1990 e, nella primavera dello stesso anno, fu deciso che l’Alto-Karabakh parteciperebbe alle elezioni armene seguiamo.
16. All’inizio dell’anno 1990, il conflitto essendo aggravato si, le truppe sovietiche investirono Bakou e l’Alto-Karabakh che fu posto sotto stato di emergenza. Dei violenti affrontamenti in che intervennero le forze sovietiche talvolta, continuarono per? di opporre armeni ed Az?ris.
17. Il 30 agosto 1991, l’Azerbaigian proclam? la sua indipendenza al riguardo dell’unione sovietica. Questa dichiarazione fu ufficializzata poi dall’adozione, il 18 ottobre 1991, della legge costituzionale sull’indipendenza nazionale. Il 2 settembre 1991, il soviet dell’OAHK annunci? la fondazione della “Repubblica dell’Alto-Karabakh” (“il RHK”), constando dell’OAHK ed il distretto azerba?djanais di Chahoumian, e dichiar? che questa Repubblica non rilevava pi? della giurisdizione azerba?djanaise. Il 26 novembre, il parlamento azerba?djanais abolisce l’autonomia di cui beneficiava fino l? l’Alto-Karabakh. All’epoca di un referendum organizzato in questa regione il 10 dicembre 1991, il 99,9% dei votanti si pronunciarono in favore della secessione. Tuttavia, il popolazione az?rie aveva boicottato la consultazione. Lo stesso mese, l’unione sovietica fu sciolta e le truppe sovietiche cominciarono a ritirarsi della regione. Il controllo militare dell’Alto Karabakh pass? velocemente tra le mani degli armeni del Karabakh. Il 6 gennaio 1992, il “RHK”, appellandosi sui risultati del referendum, riafferm? la sua indipendenza al riguardo dell’Azerbaigian.
18. All’inizio dell’anno 1992, il conflitto degener? poco a poco in una vera guerra. Il campo armeno prese parecchi villaggi az?ris, provocando almeno la morte di parecchie centinaia di persone e la partenza della popolazione.
19. Il distretto di Latchin, e pi? particolarmente la citt? ?ponyme, furono attaccati a pi? riprese. Secondo i richiedenti, questi attacchi erano il fatto tanto le truppe dell’Alto-Karabakh che queste della Repubblica dell’Armenia. Il governo convenuto sostiene per la sua parte che la Repubblica dell’Armenia non ha partecipato a questi avvenimenti e che le azioni militari sono state condotte dalle forze di difesa dell’Alto-Karabakh e coi gruppi di volontarii. Nel 1991, durante vicino ad otto mesi, le strade che conducono a Latchin furono sotto il controllo di truppe di origine armena che tenevano delle stazioni di controllo. La citt? di Latchin si ritrov? completamente isolata. Al mi-maggio 1992, subisce dei bombardamenti aerei che causarono la distruzione di numerose case.
20. Il 17 maggio 1992, rendendosi conto che le truppe si avvicinavano velocemente, gli abitanti di Latchin presero la fuga. L’indomani, la citt? fu presa dalle truppe di origine armena. Sembra che sia stata saccheggiata ed incendiata durante i seguenti giorni. Secondo le informazione comunicate al governo convenuto con le autorit? del “RHK”, la citt? di Latchin ed i villaggi circostanti, Aghbulag, Chirag e Chiragli, furono distrutti completamente durante il conflitto militare.
21. Nel luglio 1992, il parlamento armeno decise che non firmerebbe nessuno accordo internazionale che contemplerebbe che l’Alto-Karabakh resto azerba?djanais.
22. Secondo un rapporto di Human Rights Watch di dicembre 1994 intitolato of Conflict “Seven Years in Nagorno-Karabakh”, Sette anni di conflitto nell’Alto-Karabakh, la presa del distretto di Latchin provoc? lo spostamento di circa 30 000 Az?ris di cui molta origine curda.
23. Dopo avere preso Latchin, le truppe di origine armena conquistarono quattro altri distretti azerba?djanais situati intorno all’Alto Karabakh (Kelbajar, Jabrayil, Gubadly e Zanguelan, cos? come delle grandi parti di due altri distretti, Agdam e Fizuli.
24. Il 5 maggio 1994, in seguito ad una mediazione della Russia, l’Armenia, l’Azerbaigian ed il “RHK” firmarono un accordo di cessate il fuoco, il Protocollo di Bichkek che divent? effettivo il 12 maggio 1994.
25. Nel suo rapporto suddetto, l’associazione Human Rights Watch stimava che tra 1988 e 1994, da 750 000 a 800 000 Az?ris erano stati costretti di lasciare l’Alto-Karabakh, l’Armenia ed i sette distretti azerba?djanais limitrofi dell’Alto-Karabakh. Secondo le informazione comunicate dalle autorit? armene, il conflitto ha fatto 335 000 profughi armeni in provenienza di Azerbaigian e 78 000 persone spostate dentro all’Armenia, avendo lasciato delle regioni dell’Armenia di frontiera dell’Azerbaigian.
B. La situazione reale
26. Secondo il governo convenuto, il “RHK” controlla 4 061 km2 del vecchio Oblast autonomo dell’Alto-Karabakh. C’? controversia sulla superficie esatta che occupa nei due distretti parzialmente conquistati, ma appare che, nei sette distretti limitrofi, il territorio occupato rappresenta una superficie totale di 7 500 km? circa.
27. Le stime relative al numero reale di abitanti nell’Alto Karabakh si trovano tra 120 000 e 145 000 persone di cui il 95% di ethnie armeno. Non resta praticamente pi? di Azerba?djanais. Il distretto di Latchin conta 5 000 a 10 000 armeni.
28. Il conflitto non ? sempre regolato sul piano politico. L’indipendenza autoproclam?e del “RHK” non ? stato riconosciuto da nessuno Stato n? nessuna organizzazione internazionale. Des violations r?currentes de l?accord de cessez-le-feu de 1994 le long des fronti?res ont fait de nombreux morts, et le discours des autorit?s demeure hostile. Di pi?, secondo parecchi rapporti internazionali, la tensione ha aumentato questi ultimi anni e le spese militari hanno aumentato molto in Armenia come in Azerbaigian.
29. Parecchie proposte avanzate in vista di un ordinamento pacifico del conflitto sono fallite. Alcuni negoziati sono stati condotti sotto l’egida dell’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) e del suo Gruppo di Minsk. A Madrid, nel novembre 2007, i tre paesi che garantiscono il copr?sidence del Gruppo-gli Stati Uniti, la Francia e la Russia-hanno presentato all’Armenia ed all’Azerbaigian un insieme di principi di base in vista di un accordo. Questi principi che sono stati attualizzati in seguito, chiamano in particolare al ritorno sotto controllo azerba?djanais dei territori che cingono l’Alto-Karabakh, all’instaurazione nell’Alto-Karabakh di un statuto provvisorio che contempla delle garanzie in materia di sicurezza e di autonomia, al collocamento in posto di un corridoio che collega l’Armenia all’Alto-Karabakh, alla definizione ulteriore dello statuto definitivo dell’Alto-Karabakh per mezzo di un referendum giuridicamente costrittivo, al diritto per tutte le persone spostate dentro al loro paese e per tutti i profughi di tornare l? dove risiedevano precedentemente, ed al collocamento in posto di garanzie per la sicurezza internazionale, al numero dalle quali doveva raffigurare un’operazione di mantenimento della pace. L’idea sottostante era che l’approvazione di questi principi con l’Armenia e l’Azerbaigian permetterebbero di redigere un accordo completo e dettagliato. Dopo un andirivieni intenso dei diplomatici del Gruppo di Minsk ed un certo numero di incontri tra i presidenti dei due paesi nel 2009, la dinamica si ? sfiatata nel 2010. A questo giorno, le parti al conflitto non hanno firmato di accordo formale sui principi di base.
30. Il 24 marzo 2011, il Gruppo di Minsk ha presentato un rapporto sulla missione di valutazione sul terreno condotto dai copr?sidents del Gruppo di Minsk nei territori occupati di Azerbaigian che cinge l’Alto Karabakh, Rinvio of t? OSCE Minsk Group Co-carni ‘ Field Assessment Missione to t? Occupied Territories of Azerbaijan Surrounding Nagorno-Karabakh da cui il riassunto porta il seguente informazione:
“I copr?sidents del Gruppo di Minsk dell’OSCE si sono resi dal 7 al 12 ottobre 2010 in missione di valutazione sul terreno nei sette territori occupati di Azerbaigian che cinge l’Alto-Karabakh per valutare la situazione generale, in particolare sul piano umanitario. Erano corredati dal rappresentante personale del presidente dell’OSCE in esercizio e della sua squadra, quale ha portato loro un appoggio logistico, cos? come di due periti del HCR e di un membro della missione di inchiesta inviata sul posto nel 2005 dall’OSCE. Si trattava della prima missione condotta dalla comunit? internazionale in questi territori dal 2005; era anche la prima volta da 18 anni che i rappresentanti dell’ONU si rendevano sul posto.
Percorrendo pi? di un migliaio di chilometri in questi territori, i copr?sidents hanno potuto constatare a che punto le conseguenze del conflitto dell’Alto-Karabakh e della mancanza di ordinamento pacifico erano disastrose. Delle citt? e villaggi che esistevano prima del conflitto sono stati abbandonati e sono quasi dei campi di rovine. Non esiste di cifre affidabili, ma secondo le stime approssimative, la popolazione totale ? di 14 000 persone che vivono nelle piccole colonie e nelle citt? di Latchin e di Kelbajar. I copr?sidents stimano che non c’? stato incremento significativo della popolazione dal 2005. I coloni, per la maggior parte delle persone di ethnie armeno che proviene altre regioni dell’Azerbaigian e rialloggiate nei territori, vivono nelle condizioni precarie, con un’infrastruttura rudimentale, poca attivit? economica ed un accesso limitato ai servizi pubblici. Molto non hanno documenti di identit?. Sul piano amministrativo, i sette territori, il vecchio Oblast dell’Alto-Karabakh e di altre regioni sono state raggruppate in otto distretti nuovi.
La constatazione della durezza della situazione che prevale nei territori ha rinforzato la convinzione dei copr?sidents che lo statu quo ? inaccettabile e che solo un ordinamento pacifico generato di negoziati potr? dare la prospettiva di un avvenire migliore e meno precario ai vecchi abitanti di questi territori come ai nuovi. Esortano i dirigenti di tutte le parti ad astenersi da condurre su questi territori o su di altre zone contestate delle attivit? che sarebbero pregiudizievoli alla conclusione di un accordo definitivo o che modificherebbero il carattere di queste regioni. Raccomandano anche la presa di misure per preservare i cimiteri ed i luoghi di culto situato in questi territori e per chiarificare la situazione dei coloni che non hanno documenti di identit?. Hanno l’intenzione di condurre altre missioni in altre zone toccate dal conflitto dell’Alto-Karabakh, in compagnia di periti delle istituzioni internazionali competenti suscettibili di partecipare al collocamento in ?uvre di un accordo di pace. “
31. Il 18 giugno 2013, i presidenti dei paesi che esercitano il copr?sidence del Gruppo di Minsk hanno pubblicato una dichiarazione congiunta sul conflitto nell’Alto-Karabakh:
“Noi, presidenti della Repubblica francese, degli Stati Uniti di America e della Federazione di Russia, paese che esercita il copr?sidence del Gruppo di Minsk dell’OSCE, restiamo determinati ad aiutare le parti del conflitto dell’Alto-Karabagh per giungere ad un ordinamento pacifico e duraturo. Ci dispiace profondamente che, piuttosto che di provare a trovare una soluzione basata su degli interessi reciproci, le parti hanno continuato a ricercare un vantaggio unilaterale nel processo di negoziato.
Continuiamo di credere fermamente che gli elementi descritti nelle dichiarazioni dei nostri paesi durante i quattro ultimi anni devono essere il fondamento di ogni ordinamento giusto e duraturo del conflitto dell’Alto-Karabagh. Questi elementi devono essere considerati come un tutto integrati, anche ogni tentativo di selezionare certi elementi allo scapito di altri render? impossibile l’attentato di una soluzione equilibrata.
Riaffermiamo che solo un ordinamento negoziato pu? condurre alla pace, la stabilit? e la riconciliazione, aprendo delle opportunit? per lo sviluppo regionale e la cooperazione. L’utilizzazione della forza militare che ha creato gi? la situazione reale del confronto e l’instabilit? non decideranno il conflitto. Una ripresa delle ostilit? sarebbe catastrofica per la popolazione della regione, provocando delle perdite di vita, pi? di distruzione, altri profughi, e degli enormi costi finanziari. Chiamiamo insistentemente i dirigenti di tutti i lati [a] riaffermare i principi di Helsinki, in particolare quelli relativi alla no-utilizzazione della forza o della minaccia della forza, all’integrit? territoriale, all’uguaglianza dei diritti ed all’autodeterminazione dei popoli. Li chiamiamo anche ad astenersi di ogni azione o dichiarazione suscettibile di fare montare la tensione nella regione e di condurre ad una scalata del conflitto. I dirigenti devono preparare il loro popolo alla pace, non alla guerra.
I nostri paesi continueranno ad agire in legame stretto con le parti. Tuttavia, la responsabilit? di mettere un termine al conflitto dell’Alto-Karabagh resto a ciascuno di essi. Crediamo fermamente che tardare pi? a giungere ad un accordo equilibrato per la cornice di una pace globale ? inaccettabile, e noi esortiamo i dirigenti dell’Azerbaigian e dell’Armenia a concentrarsi con un’energia rinnovata sulle questioni che restano non decise. “
C. I richiedenti ed i beni che adducono possedere nel distretto di Latchin
32. I richiedenti dichiarano essere dei curdi azerba?djanais originari del distretto di Latchin, dove i loro antenati avrebbero vissuto durante i secoli. Il 17 maggio 1992, sarebbero stati costretti di fuggire il distretto per rifugiarsi a Bakou. In ragione dell’occupazione armena, sarebbe stato loro da allora impossibile ritornare a casa essi e di riprendere possesso dei loro beni.
1. Il Sig. Elkhan Chiragov
33. Il Sig. Elkhan Chiragov ? nato in 1950. Viveva nel distretto di Latchin. Mentre era stato indicato nella richiesta che abitava nel villaggio di Chirag, risulta della risposta dei richiedenti alle osservazioni del Governo che il suo villaggio era in fatto Chiragli e che ha esercitato la professione di insegnante durante quindici anni. Avrebbe posseduto una grande casa ammobiliata di 250 m?, 55 alveari, 80 teste di piccolo bestiame, nove teste di grosso bestiame e cinque tappeti fatti mano.
34. Il 27 febbraio 2007, ha comunicato con la risposta dei richiedenti alle osservazioni del governo convenuto un certificato ufficiale (“passaporto tecnico”) datato del 19 luglio 1985 ed attestando che erano registrate al suo nome, su un terreno di 1 200 m?, una casa di abitazione di 12 documenti su due piani di una superficie totale di 408 m?, ripartiti in una superficie di abitazione di 300 m? ed una superficie ausiliare di 108 m?, cos? come una rimessa di 60 m?.
35. Ha sottoposto anche una dichiarazione di tre vecchi vicini che affermano che possedeva una casa di abitazione di una superficie di 260 m? composti di 16 documenti su due piani ed un’automobile, cos? come una dichiarazione di Sigg. A. Jafarov ed A. Halilov, rappresentanti del potere esecutivo della Repubblica dell’Azerbaigian nella citt? di Latchin, attestando che abitava il villaggio di Chiragli precedentemente.
36. Dinnanzi alla Grande Camera, ha prodotto in particolare i seguenti documenti: un certificato di matrimonio che attesta che ? nato a Chiragli e si ? sposato nel 1978, i certificati di nascita di suo figlio e della sua ragazza, nato a Chiragli nel 1979 e nel 1990 rispettivamente, cos? come una lettera di 1979 ed un blocchetto di lavoro rilasciato nel 1992 dalla direzione dell’insegnamento del distretto di Latchin ed attestando che lavorava come insegnante a Chiragli.
2. Il Sig. Adishirin Chiragov
37. Il Sig. Adishirin Chiragov ? nato in 1947. Viveva nel distretto di Latchin. Mentre era stato indicato nella richiesta che abitava nel villaggio di Chirag, risulta della risposta dei richiedenti alle osservazioni del Governo che il suo villaggio era in fatto Chiragli e che ha esercitato la professione di insegnante durante vent’ anni. Avrebbe posseduto una grande casa ammobiliata di 145 m?, un’automobile nuova del modello “Niva”, 65 teste di piccolo bestiame, 11 teste di grosso bestiame e sei tappeti fatti mano.
38. Il 27 febbraio 2007, ha comunicato un passaporto tecnico datato del 22 aprile 1986 ed attestando che erano registrate al suo nome, su un terreno di 1 200 m?, una casa di abitazione di otto documenti su due piani di una superficie totale di 230,4 m?, ripartiti in una superficie di abitazione di 193,2 m? ed una superficie ausiliare di 37,2 m?, cos? come una rimessa di 90 m?.
39. Ha prodotto anche una dichiarazione di tre vecchi vicini che affermano che possedeva una casa di abitazione composta di otto documenti su due piani, cos? come una dichiarazione di Sigg. A. Jafarov ed A. Halilov, rappresentanti del potere esecutivo della Repubblica dell’Azerbaigian nella citt? di Latchin, attestando che abitava il villaggio di Chiragli precedentemente.
40. Dinnanzi alla Grande Camera, ha prodotto in particolare i seguenti documenti: un certificato di matrimonio che attesta che ? nato a Chiragli e si ? sposato nel 1975, i certificati di nascita di suo figlio e delle sue due ragazze, nato a Chiragli nel 1977, 1975 e 1982 rispettivamente, cos? come un passaporto sovietico rilasciato nel 1981 che indico che ? nato a Chiragli e ha portato un tampone di registrazione che fa apparire che abitava a Chiragli nel 1992.
3. Il Sig. Ramiz Gebrayilov
41. Il Sig. Ramiz Gebrayilov ? nato a Chiragli nel 1960. Avrebbe ottenuto nel 1988 un diploma di ingegnere dell’istituto politecnico di Bakou. Nel 1983, durante i suoi studi a Bakou, si sarebbe reso nella citt? di Latchin ed avrebbe ricevuto dello stato un terreno di 5 000 m?. Avrebbe costruito in seguito una casa di sei camere a coricare ed una rimessa ed avrebbe vissuto con sua moglie ed i suoi bambini fino alla sua partenza forzata nel 1992. Ci sarebbero state anche parecchie stalle. Avrebbe posseduto anche, su un altro terreno di 5 000 m? che gli appartengono anche, un laboratorio di risarcimento automobile chiamato “Automobile Servizio”, una bottega ed un caff?, cos? come 12 mucche, 70 agnelli e 150 pecore.
42. Il Sig. Gebrayilov non sarebbe potuto tornare a Latchin dalla sua partenza nel 1992. Degli amici armeni che sarebbero andati a Latchin in 2001 ed avrebbero filmato lo stato delle case della citt? gli avrebbero fatto visionare un video che mostra che la sua casa era stata distrutta totalmente da un incendio. Altre persone che avrebbero lasciato Latchin dopo lui, avrebbero confermato anche che la sua casa era stata incendiata dalle forze armene alcuni giorni dopo la sua partenza.
43. Il 27 febbraio 2007, il Sig. Gebrayilov ha comunicato un passaporto tecnico datato del 15 agosto 1986 ed attestando che era registrata al suo nome, su un terreno di 480 m?, una casa di abitazione di due piani di una superficie totale di 203,2 m?, ripartiti in una superficie di abitazione di 171,2 m? ed una superficie ausiliare di 32 m?, constando di otto camere a coricare.
44. Ha sottoposto anche una dichiarazione di tre vecchi vicini che affermano che possedeva una casa di abitazione di otto documenti su due piani, cos? come una dichiarazione del Sig. V. Maharramov, rappresentando del potere esecutivo della Repubblica dell’Azerbaigian nella citt? di Latchin, che attesta che abitava a Latchin una casa che gli appartiene precedentemente.
45. Dinnanzi alla Grande Camera, ha prodotto in particolare i seguenti documenti: un certificato di nascita ed un certificato di matrimonio che attesta che ? nato a Chiragli e si ? sposato nel 1982, i certificati di nascita della sua ragazza e dei suoi due figli, nato a Latchin nel 1982, 1986 e 1988 rispettivamente, cos? come un foglio matricolare rilasciato nel 1979.
4. Il Sig. Akif Hasanof
46. Il Sig. Akif Hasanof ? nato nel 1959 nel villaggio di Aghbulag, nel distretto di Latchin. Avrebbe esercitato la professione di insegnante durante vent’ anni ed avrebbe posseduto una grande casa ammobiliata di 165 m?, un’automobile nuova del modello “Niva”, 100 teste di piccolo bestiame, 16 teste di grosso bestiame e 20 tappeti fatti mano.
47. Il 27 febbraio 2007, ha comunicato un passaporto tecnico datato del 13 settembre 1985 ed attestando che erano registrate al suo nome, su un terreno di 1 600 m?, una casa di abitazione dei nove documenti su due piani di una superficie totale di 448,4 m?, ripartiti in una superficie di abitazione di 223,2 m? ed una superficie ausiliare di 225,2 m?, cos? come una rimessa di 75 m?.
48. Ha sottoposto anche una dichiarazione di tre vecchi vicini che affermano che possedeva una casa di abitazione composta dei nove documenti su due piani, una stalla e delle dipendenze, cos? come una dichiarazione del Sig. V. Maharramov, rappresentando del potere esecutivo della Repubblica dell’Azerbaigian nella citt? di Latchin, che attesta che abitava ad Aghbulag una casa che gli appartiene precedentemente.
49. Dinnanzi alla Grande Camera, ha prodotto un certificato di nascita, un passaporto sovietico rilasciato in 1976 ed un blocchetto di lavoro rilasciato dalla direzione dell’insegnamento del distretto di Latchin e di cui risulta che ? nato ad Aghbulag e ? stato insegnanti e direttivo di scuola del 1981 a 1988.
5. Il Sig. Fekhreddin Pashayev
50. Il Sig. Fekhreddin Pashayev ? nato nel 1956 nel villaggio di Kamalli, nel distretto di Latchin. Dopo avere ottenuto un diploma di ingegnere dell’istituto politecnico di Bakou nel 1984, sarebbe tornato a Latchin, dove avrebbe lavorato al ministero dei Trasporti come ingegnere poi, a partire da 1986, come ingegnere-capo. Avrebbe vissuto nella citt? di Latchin, al numero 50 della via 28 Aprel, 28 Aprel Kucesi, Lachin Seheri, Lachin Rayonu, in una casa di due piani che constano di tre camere a coricare che gli sarebbe appartenuto e che avrebbe costruito s?. Il valore commerciale reale di questa casa sarebbe di 50 000 dollari americani, USD-“dollari”). Il Sig. Pashayev avrebbe posseduto anche il terreno che cinge la casa, cos? come una parte, di circa dieci ettari, in una fattoria collettiva a Kamalli e dei terreni in “propriet? collettiva.”
51. Il 27 febbraio 2007, ha comunicato un passaporto tecnico datato di agosto 1990 ed attestando che era registrata al suo nome, su un terreno di 469,3 m?, una casa di abitazione di due piani di una superficie totale di 133,2 m?, ripartiti in una superficie di abitazione di 51,6 m? ed una superficie ausiliare di 81,6 m?.
52. Ha sottoposto anche una dichiarazione di tre vecchi vicini che affermano che possedeva una casa di abitazione composta di quattro documenti su due piani, cos? come una dichiarazione del Sig. V. Maharramov, rappresentando del potere esecutivo della Repubblica dell’Azerbaigian nella citt? di Latchin, che attesta che abitava in via 28 Aprel a Latchin una casa che gli appartiene precedentemente.
53. Dinnanzi alla Grande Camera, ha prodotto in particolare i seguenti documenti: un certificato di matrimonio che attesta che ? nato a Kamalli e si ? sposato nel 1985, i certificati di nascita delle sue due ragazze, nato un’a Kamalli in 1987 e l’altro a Latchin nel 1991, il certificato di nascita di suo figlio che indica che questo ? nato a Kamalli nel 1993, cos? come un foglio matricolare rilasciato in 1978 ed un blocchetto di lavoro datato del 2000. Ha spiegato che suo figlio era in fatto nato a Bakou ma che era normale nel sistema sovietico di propiska di iscrivere come luogo di nascita di un bambino il luogo di residenza dei suoi genitori.
6. Il Sig. Qaraca Gabrayilov
54. Il Sig. Qaraca Gabrayilov ? nato in 1940 nella citt? di Latchin e deceduto il 19 giugno 2005. Il 6 aprile 2005, all’epoca dell’introduzione della richiesta, aveva dichiarato che il 17 maggio 1992, data della sua partenza forzata, viveva al no 580 della via N. Narimanov a Latchin, nell’appartamento 128a, situato in una casa familiare di due piani costruiti nel 1976 che gli sarebbe appartenuta. Di una superficie di 187,1 m?, la casa sarebbe stata vincolata da un giardino di 453,6 m?. Nella sua richiesta, il Sig. Gabrayilov aveva aggiunto che possedeva inoltre un appezzamento di 300 m? nella stessa via. Aveva unito un passaporto tecnico datato di agosto 1985 ed attestando che era registrata al suo nome una casa di due piani con un giardino di cui le superfici corrispondono a queste suddette.
55. Il 27 febbraio 2007, i suoi rappresentanti hanno indicato tuttavia che abitava al numero 41 della via H. Abdullayev a Latchin ma che possedeva bene le due propriet? suddette nella via N. Narimanov. Hanno unito a questa comunicazione una dichiarazione di tre vecchi vicini ed una di V. Maharramov, rappresentando del potere esecutivo della Repubblica dell’Azerbaigian nella citt? di Latchin che indica che il Sig. Gabrayilov risiedeva nella sua casa della via H. Abdullayev. Erano unite anche una decisione del 29 gennaio 1974 con la quale il soviet dei rappresentanti del popolo del distretto di Latchin assegnava al richiedente il terreno di 300 m? suddetti, cos? come parecchie fatture di foraggio e di materiali di costruzione e dei documenti giustificativi che si riferisce alle sovvenzioni supposte essere state ottenute per la costruzione dei suoi beni.
56. Il 21 novembre 2007, il Sig. Sagatel Gabrayilov, il figlio del richiedente, ha indicato che la via dove aveva abitato la famiglia si era chiamata via N. Narimanov ma che, ad una data non precisata, il nome e la numerazione della via avevano cambiato e che l’indirizzo familiare era diventato cos? “via H. Abdullayev.” I due indirizzi menzionati avrebbero fatto riferimento alla stessa propriet? dunque.
57. Dinnanzi alla Grande Camera, i rappresentanti del richiedente hanno prodotto in particolare i seguenti documenti: un certificato di nascita ed un certificato di matrimonio che attesta che era nato a Chiragli e si era sposato nel 1965, il certificato di nascita di suo figlio, nato nel 1970 ad Alkhasli, un villaggio del distretto di Latchin, ed un foglio matricolare rilasciato nel 1963.
D. Le relazioni tra le Repubbliche di Armenia e la “Repubblica dell’Alto-Karabakh”
58. I richiedenti, il governo convenuto ed il terzo intervenendo, il governo azerba?djanais, ha sottoposto di molto numerosi documenti e dichiarazioni sulla questione di sapere se la Repubblica dell’Armenia esercita la sua autorit? o il suo controllo sul “RHK” ed i territori attigui. Le informazione che risultano di queste comunicazioni sono riassunte qui disotto nella misura in cui la Corte li giudica pertinenti.
1. Aspetti militari
59. Nel 1993, il Consiglio di sicurezza dell’organizzazione delle Nazioni Unite ha adottato quattro risoluzioni relative al conflitto nell’Alto-Karabakh. Nelle loro parti pertinenti, sono formulate cos?:

Risoluzione 822 del 30 aprile 1993, S/RES/822 (1993)):
“Il Consiglio di sicurezza,
(…)
Notando con una molto grande inquietudine l’intensificazione degli affrontamenti armati, ed in particolare l’invasione pi? recente del distretto di Kelbadjar, in Repubblica azerba?djanaise, con le forze armene locali,
(…)
1. Esigi la cessazione immediata di tutte le ostilit? e di tutti gli atti di ostilit? affinch? possa instaurare si un cessate il fuoco duraturo, cos? come il ritiro immediato di tutte le forze che occupano il distretto di Kelbadjar e le altre regioni dell’Azerbaigian occupato recentemente;
(…) “
Risoluzione 853 del 29 luglio 1993, S/RES/853 (1993)):
“Il Consiglio di sicurezza,
(…)
Esprimendo il viva preoccupazione che si ispira il deterioramento alle relazioni tra le Repubbliche di Armenia ed il Repubblica azerba?djanaise cos? come le tensioni tra esse,
(…)
Notando con inquietudine lo scala delle ostilit? armate e, in particolare, la presa del distretto di Agdam nel Repubblica azerba?djanaise,
(…)
3. Esigi che sia messo immediatamente fine a tutte le ostilit? e che le forze di occupazione in causa si ritirano immediatamente, completamente ed incondizionatamente del distretto di Agdam e di tutte le altre zone recentemente occupate del Repubblica azerba?djanaise;
(…)
9. Prega insistentemente il Governo della Repubblica dell’Armenia di continuare di esercitare la sua influenza per portare gli armeni della Regione dell’Alto-Karabakh del Repubblica azerba?djanaise ad applicare la risoluzione 822 (1993) del Consiglio cos? come la presente risoluzione, ed ad accettare le proposte del Gruppo di Minsk di [l’OSCE];
(…) “
Risoluzione 874 del 14 ottobre 1993, S/RES/874 (1993)):
“Il Consiglio di sicurezza,
(…)
Dichiarandosi gravemente preoccupato di questo che il perseguimento del conflitto nella regione dell’Alto-Karabakh del Repubblica azerba?djanaise ed ai dintorni, cos? come le tensioni tra le Repubbliche di Armenia ed il Repubblica azerba?djanaise, potrebbero mettere in pericolo la pace e la sicurezza nella regione,
(…)
5. Domanda che sia applicata immediatamente le misure reciproche ed urgenti che contemplano il “Calendario modificato” del Gruppo di Minsk di [l’OSCE], ivi compreso il ritiro delle forze dei territori recentemente occupati e la soppressione di tutti gli ostacoli alle comunicazioni ed ai trasporti;
(…) “
Risoluzione 884 del 12 novembre 1993, S/RES/884 (1993)):
“Il Consiglio di sicurezza,
(…)
Notando con inquietudine lo scala delle ostilit? armate, conseguenza delle violazioni del cessate il fuoco e dell’uso eccessivo della forza in reazione a queste violazioni, in particolare l’occupazione del distretto di Zanguelan e della citt? di Goradiz nel Repubblica azerba?djanaise,
(…)
2. Domanda al governo armeno di avvalersi della sua influenza per portare gli armeni della regione dell’Alto-Karabakh del Repubblica azerba?djanaise ad applicare le risoluzioni 822 (1993), 853 (1993) e 874 (1993), e di badare a ci? che le forze implicate non ricevono i mezzi di estendere la loro campagna militare;
(…)
4. Esigi delle parti riguardate che cessino immediatamente le ostilit? armate e gli atti di ostilit?, che le forze di occupazione siano tolte unilateralmente del distretto di Zanguelan e della citt? di Goradiz e che le forze di occupazione siano tolte delle altre zone occupate del Repubblica azerba?djanaise recentemente, conformemente al “calendario modificato” di misure urgenti in vista di applicare le risoluzioni 822 (1993) e 853 (1993) del Consiglio di sicurezza, come ? stato modificato all’epoca della riunione del Gruppo di Minsk di [l’OSCE] tenuta a Vienna del 2 al 8 novembre 1993;
(…) “
60. Il rapporto di dicembre 1994 di Human Rights Watch, paragrafo 22 sopra, comprendi delle descrizioni del conflitto nell’Alto Karabakh. Indica che una “offensiva militare condotta nel maggio-giugno 1992 dagli armeni del Karabakh ? arrivata alla presa di una grande parte della provincia di Latchin”, riassumi poi cos? gli avvenimenti sopraggiunti in 1993 e 1994 (p). 58,:
“(…) le truppe armene del Karabakh hanno-spesso con l’appoggio delle forze della Repubblica dell’Armenia-preso il resto dei province azerba?djanaises che cingono l’Alto-Karabakh, il resto della provincia di Latchin e le province di Kelbajar, Agdam, Fizuli, Jebrayil, Qubatli e Zanguelan, e forzato i civili az?ris a lasciare i luoghi. “
Questo documento riporta differenti elementi che sembrano indicare che l’esercito della Repubblica dell’Armenia ha partecipato alle operazioni condotte nell’Alto Karabakh ed i territori attigui (pp). 67-73. L’Armenia avrebbe mandato anche dei membri delle sue proprie forze di polizia mantenere l’ordine nei territori occupati. Siccome indicalo il rapporto, gli inquirenti di Human Rights Watch hanno, in aprile 1994, passato due giorni ad interrogare dei soldati che portano l’uniforme armena nelle vie di Erevan. Trento per cento di questi soldati sarebbe stata di li chiamati dell’esercito armeno avendo combattuto o nel Karabakh ricevuto l’ordine di si rendere o chiesto ancora espressamente a compiere il loro servizio. In una sola giornata del mese di aprile 1994, gli inquirenti di Human Rights Watch avrebbero visto cinque autobus che trasportano circa 300 soldati dell’esercito armeno entrare nell’Alto Karabakh in provenienza dell’Armenia. Dei giornalisti occidentali avrebbero detto loro peraltro che avevano visto otto altri bevvi assolvo di soldati dell’esercito armeno che viene dall’Armenia dirigersi verso il territorio azerba?djanais. Human Rights Watch stima dunque che i soldati dell’esercito armeno hanno partecipato alle operazioni condotte in Azerbaigian e che, di un punto di vista giuridica, ci? fa dell’Armenia una parte al conflitto che sarebbe quindi bello e bene un conflitto armato internazionale tra l’Armenia e gli Azerbaigian.
61. Parecchie proposte di risoluzione del conflitto sono state avanzate in seno al Gruppo di Minsk dell’OSCE. Nel luglio 1997, una proposta di “piano globale” contemplava, sotto il titolo “Accordo I-Fine delle ostilit? armate”, un processo di ritiro delle forze armate in due fasi. Nella cornice della seconda fase, era contemplato che “le forze armene si ripiegano dentro alle frontiere della Repubblica dell’Armenia.”
La passo “tappa con tappa” presentata nel dicembre 1997 contemplava lei anche un processo di ritiro in due fasi con, nella seconda fase, un ritiro di “tutte le forze armene sostato fuori dalle frontiere della Repubblica dell’Armenia verso i luoghi situati dentro a queste frontiere.” Il proposta d ‘ “Stato comune” di novembre 1998 era per l’essenziale formulato nei termini analoghi.
Questi documenti sono stati esaminati tutti nella cornice dei negoziati condotti in seno al Gruppo di Minsk, ma nessuno di essi ? arrivato ad un accordo tra l’Armenia e gli Azerbaigian.
62. I richiedenti rinviano peraltro alle dichiarazioni dei differenti dirigenti ed osservatori politici. Per esempio, in febbraio 1994, Robert Kotcharian, allora Primo ministro del “RHK”, aveva dichiarato in un’intervista accordata al giornale armeno Golos Armenii che l’Armenia forniva all’Alto-Karabakh delle armi antiaeree.
Vazguen Manoukian, ministro della Difesa dell’Armenia in 1992-1993, avrebbe in quanto a lui riconosciuto nell’ottobre 2000 in un’intervista accordata al giornalista e scrittore britannico Thomas di Waal che le dichiarazioni pubbliche secondo che l’esercito armeno non aveva partecipato alla guerra erano destinate esclusivamente all’estere, Thomas di Waal, Black Garden,: Armenia and Azerbaijan through Peace and War, New York University Press 2003, p. 210,:
“Potete essere sicuri che, qualunque sia stato i nostri dichiarazioni politici, gli armeni del Karabakh e l’esercito armeno hanno condotto insieme le azioni militari. Che qualcuno fosse del Karabakh o dell’Armenia, per me era la stessa cosa. “
63. I rapporti annui 2002, 2003 e 2004 dell’istituto internazionale per gli studi strategico, Internazionale Institute foro Strategic Studies-IISS, intitolati T? Military Bilancia, indicavano che, sui 18 000 militari sostati nell’Alto-Karabakh, 8 000 appartenevano all’esercito armeno. Nel rapporto 2013 di questo stesso istituto, si poteva leggere in particolare questo: “dal 1994, l’Armenia controlla la pi? grande parte dell’Alto-Karabakh, cos? come le sette regioni adiacenti dell’Azerbaigian, chiamate spesso i “territori occupati””, T? Military Bilancia, 2002, p. 66, 2003, p. 66, 2004, p. 82, e 2013, p. 218.
64. Nel suo secondo rapporto alla commissione dei questioni politici sul conflitto dell’Alto-Karabakh, documento APCE no 10364, novembre 2004, il delatore dell’assemblea parlamentare del Consiglio dell’Europa, Davide Atkinson, indicava questo:
“Secondo le informazione che mi sono giunto, gli armeni dell’Armenia hanno partecipato alle lotte armate nella regione dell’Alto-Karabakh ai lati di armeni locali dell’Azerbaigian. Oggi, l’Armenia ha dei soldati sostati nella regione dell’Alto-Karabakh ed i distretti circostanti, le persone di questa regione hanno dei passaporti armeni ed il governo armeno trasferisce dell’importiamo risorse di bilancio a questa zona. “
Sulla base di questo rapporto, l’assemblea parlamentare ha adottato il 25 gennaio 2005 la risoluzione 1416, dove dichiara in particolare questo:
“1. L’assemblea parlamentare dispiace che, pi? di dieci anni dopo l’inizio delle ostilit?, il conflitto dell’Alto-Karabakh non sia sempre risoluto. Delle centinaia di migliaia di persone sono spostate ancora e vivono nelle condizioni miserabili. Alcune parti importanti del territorio azerba?djanais rimangono occupate con le forze armene e delle forze separatiste conservano il controllo della regione dell’Alto-Karabakh.
2. L’assemblea teme che le operazioni militari e gli affrontamenti etnici generalizzati che li hanno preceduti siano arrivati non agli sfratti etnici massicci ed alla creazione di zone monoethniques, facendo rispuntare il terribile concetto di purificazione etnica. L’assemblea riafferma che l’indipendenza e la secessione di un territorio che fa parte di un Stato possono essere solamente la conclusione di un processo legale e pacifico, fondato sul sostegno espresso democraticamente dagli abitanti del territorio in questione; non saprebbero essere la conseguenza di un conflitto armato che sbuca su degli sfratti etnici e sull’annessione di fatto del territorio riguardato da un altro Stato. L’assemblea ricorda che l’occupazione di un territorio estero con un Stato membro costituisce una grave violazione degli obblighi che incombono su questo Stato nella sua qualit? di membro del Consiglio dell’Europa, e riafferma il diritto delle persone spostate della zona del conflitto di tornare nel loro focolare nella sicurezza e la dignit?. “
65. Nel suo rapporto intitolato Nagorno-Karabakh: Viewing t? Conflict from t? Ground [Alto-Karabakh: il conflitto visto del terreno], l’internazionale Crisis Group (ICG) indica questo a proposito delle forze armate del “RHK” (pp). 9-10,:
“[L’Alto-Karabakh] ? probabilmente pi? la societ? il militarizzata al mondo. L’esercito di difesa dell’Alto-Karabakh, altamente trascinata ed attrezzata, ? innanzitutto una forza terrestre di cui l’armatura ? per l’essenziale fornito dall’Armenia. Un responsabile dell’Alto-Karabakh ha dichiarato all’ICG che questo esercito contava circa 20 000 soldati, ed un perito indipendente [Richard Giragosian, analista militare americano, nel luglio 2005] ha stimato questo numero a 18 500. ? avanzato che da 20 000 a 30 000 riservisti supplementari potrebbero essere mobilitati. Allo sguardo della sua popolazione, l’Alto-Karabakh non pu? mantenere anche una forza importante senza l’apporto di un numero alzato di elementi esterni. Secondo una valutazione indipendente [quella del Sig. Giragosian], l’esercito conta 8 500 armeni originari del Karabakh e 10 000 originari dell’Armenia. (…)
Tuttavia, molto chiamati e di impegnati dell’Armenia continuano di servire nell’Alto-Karabakh. Il ministro di fatto della Difesa riconosce che le sue forze militari contano il 40% di personale contrattuale di cui un certo numero di cittadini armeni. Afferma che nessuno cittadino armeno non stato oggetto di una coscrizione forzata, ed egli indica che 500 000 armeni originari dell’Alto Karabakh vivono in Armenia e che alcuni di loro servono nelle forze dell’Alto-Karabakh. Per?, di anziano chiamati di Erevan e di altre citt? armene hanno dichiarato all’internazionale Crisis Group che erano stati mandati in modo apparentemente arbitrario nell’Alto-Karabakh e nei distretti occupati immediatamente dopo essere presentati si all’ufficio di reclutamento. Negano essere portati mai si volontarii per andare nell’Alto-Karabakh o i territori occupati adiacenti. Non avrebbero percepito nessuno premio per effettuare il loro servizio militare fuori da Armenia durante che avrebbero portato l’uniforme dell’Alto-Karabakh e sarebbero stati posti sotto gli ordini del precetto militare dell’Alto-Karabakh. Sempre pi? i giovani reclute armene negherebbero di servire nell’Alto Karabakh, ci? che potrebbe contribuire a spiegare sul posto l’apparente diminuzione del numero di individui inviati.
Le forze dell’Armenia e queste dell’Alto-Karabakh sono integrate largamente. Delle altezze responsabili armene riconoscono fornire all’Alto-Karabakh molto materiale e di armamento. Le autorit? dell’Alto-Karabakh riconoscono anche che gli ufficiali armeni forniscono loro un’assistenza alla formazione e trasmettono loro delle competenze specializzate. Tuttavia, Erevan sostiene che non una sola unit? militare armena si trova nell’Alto-Karabakh ed i territori occupati che lo vincolano. “
Il governo armeno contesta il rapporto dell’ICG, arguendo che questa organizzazione non ha ufficio n? in Armenia n? in “RHK.” Aggiunge che la dichiarazione relativa al numero di militari armeni in “RHK” deriva di una comunicazione elettronica col Sig. Giragosian, che ha contattato e che gli ha risposto in questi termini:
“Quando ho espresso questa opinione, non volevo dire che le persone che servono nelle forze armate dell’Alto-Karabakh erano dei militari. Parlavo del numero approssimativo di volontarii impegnati nelle forze armate dell’Alto Karabakh che, secondo i miei calcoli, erano originari di Armenia e di altri Stati. Non posso confermare con certezza che il numero che ho dato ? corretto, perch? si tratta di informazione confidenziali e che nessuno conosce le cifre esatte. La mia opinione si fondava sull’impressione che buono numero di armeni che vengono dei differenti luoghi del mondo ? impegnato nelle forze di automobile-difesa dell’Alto-Karabakh. “
66. Il 19 aprile 2007, il giornale austriaco Der Standard ha pubblicato un’intervista del ministro delle Cause estere armene dell’epoca, Vardan Oskanian. Menzionando i territori contestati, il Sig. Oskanian li avrebbe designati con l’espressione “i territori che sono controllati oggi con l’Armenia.”
Alcuni giorni dopo l’uscita di questa intervista, l’ambasciata dell’Armenia in Austria ha pubblicato un comunicato stampa che indica che i propositi del Sig. Oskanian erano stati malintesi e che in realt? aveva parlato dei “territori che sono controllati oggi con gli armeni.”
67. Il 14 marzo 2008, l’assemblea generale delle Nazioni unite ha adottato una risoluzione intitolata “La situazione nei territori occupati sopra dell’Azerbaigian” (A/RES/62/243 nella quale ricorda espressamente le risoluzioni adottate dal Consiglio di sicurezza dell’ONU nel 1993) paragrafo 59. Nei suoi passaggi pertinenti, questa risoluzione ? formulata cos?:
“L’assemblea generale,
(…)
2. Esigi il ritiro immediato, completo ed incondizionato di tutte le forze armene dei territori occupati della Repubblica dell’Azerbaigian;
3. Riafferma il diritto inalienabile della popolazione che ? stata espulsa dei territori occupati della Repubblica dell’Azerbaigian di tornare a casa lei, e sottolinea che ? necessario creare le condizioni propizie al suo ritorno, in particolare il rialzamento globale dei territori toccati dal conflitto;
(…) “
68. Nella cornice di un’intervista accordata al giornale Armenia Today, il politico di origine libanese Jirair Sefilian, alto graduato dell’esercito armeno che aveva partecipato alla presa di Shusha/Shushi all’inizio del mese di maggio 1992 e che aveva continuato di servire al tempo stesso nelle forze armate del “RHK” in seguito ed in queste dell’Armenia, avrebbe tenuto i seguenti propositi, riportati nell’edizione del 29 ottobre 2008,:
“Dobbiamo girare la pagina della storia: dal 1991, consideriamo che il Karabakh ? un Stato indipendente e diciamo che deve condurre s? i negoziati. Non si inganna nessuno. Il mondo intero sa che l’esercito del RHK fa parte delle forze armate dell’Armenia, che il bilancio del RHK ? finanziato dal bilancio dell’Armenia, e che i responsabili politici del RHK sono nominati da Erevan. ? tempo di considerare il Karabakh come una parte dell’Armenia, come una delle sue regioni. Nei negoziati, il territorio del Karabakh deve essere considerato come un territorio armeno di cui si non c?dera non un pollice. “
69. In una risoluzione del 20 maggio 2010 sulla necessit? di una strategia dell’unione europea in favore del Caucaso del Sud, il Parlamento europeo ha dichiarato in particolare questo:
“[Il Parlamento europeo] esprimo le sue vive preoccupazioni in quanto al fatto che le centinaia di migliaia di profughi e di persone che hanno fuggito il loro focolare durante la guerra dell’Alto-Karabakh o a causa di lei restano lontane e si vedono privati dei loro diritti, in particolare il loro diritto al ritorno, alla propriet? ed alla sicurezza individuale; domanda a tutte le parti di riconoscere chiaramente e senza riserva questi diritti e la necessit? della loro pronta concretizzazione e di una risoluzione veloce di questo problema, garantendo il rispetto dei principi del diritto internazionale; esigo a questo effetto il ritiro delle forze armene di tutti i territori che occupano in Azerbaigian e parallelamente, lo spiegamento di forze internazionali che si organizzano, nel rispetto della carta delle Nazioni unite, per fornire le garanzie di sicurezza necessaria durante un periodo di transizione che garantisce la sicurezza della popolazione del Nagorno-Karabakh e permettono alle persone spostate di reintegrare i loro focolari e di evitare di altri conflitti che rischierebbero di provocare; invito le autorit? dell’Armenia e dell’Azerbaigian, cos? come i dirigenti delle comunit? in presenza, a dimostrare la loro volont? di instaurare delle relazioni interethniques pacifici prendendo delle misure concrete per preparare il ritorno delle persone spostate; stima che la situazione delle persone spostate dentro al loro paese e dei profughi deve essere regolata conformemente alle regole internazionali in vigore, entra altri la recente raccomandazione no 1877 (2009) dell’APCE su “I popoli dimenticati dell’Europa: proteggere i diritti fondamentali delle persone spostate di lunga data.” “
70. Nell’aprile 2012, il Parlamento europeo ha adottato una nuova risoluzione nella quale ha rilevato in particolare che esistevano “delle notificazioni estremamente preoccupanti concernente le attivit? illegali condotte dalle truppe armene sui territori occupati dell’Azerbaigian, a sapere dei man?uvres militari regolari, il rinnovo dell’attrezzatura e del personale militare e l’approfondimento dei gradi difensivi.” Ha raccomandato che la conclusione dell’accordo dell’associazione UE-Armenia sia condizionata ai progressi sostanziali verso “il ritiro delle forze armene dei territori occupati nella periferia dell’Alto-Karabakh ed il ritorno di questi territori sotto il controllo dell’Azerbaigian” e che il si “demand[e] all’Armenia di smettere di mandare di li chiamati dell’esercito regolare per servire nell’Alto Karabakh”, Risoluzione del Parlamento europeo del 18 aprile 2012 contenente le raccomandazioni del Parlamento europeo al Consiglio, alla Commissione ed al Servizio europeo per l’azione esterna sui negoziati concernente l’accordo dell’associazione UE-Armenia.
71. I richiedenti affermano che, a pi? riprese in 2012 ed in 2013, il Presidente dell’Armenia, il suo ministro della Difesa e delle altezze responsabili militari armene si sono rese nei territori contestati per ispezionare le truppe, assistere agli esercizi militari ed incontrare dei militari e di altri responsabile del “RHK”. Parimenti, nel luglio 2013, dei generali e di altri responsabile militari armeni di cui il ministro della Difesa, avrebbero incontrato dei comandanti delle forze armate del “RHK” nell’Alto-Karabakh, per, in particolare, di discutere delle misure a prendere per rinforzare gli effettivi militari armeni.
72. Il 15 gennaio 2013, il presidente armeno, Serge Sargsian, ha incontrato i responsabile dei rami legislativi, esecutivi e giudiziali del ministero della Difesa della Repubblica dell’Armenia. Il discorso che ha pronunciato all’epoca di questo incontro ? stato pubblicato il giorno stesso sul sito internet ufficiale della presidenza della Repubblica dell’Armenia. Si poteva leggere particolarmente questo:
“Si ? trovato che fin dai primi anni della nostra indipendenza, l’esercito ha giocato un ruolo particolare nella nostra societ?. Eravamo in guerra, e ci? risentiva in tutta l’Armenia-in certi luoghi pi? che altrove. In questo tempo, ogni famiglia aveva un genitore prossimo o lontano nell’esercito armeno, e l’esercito era nel c?ur di ciascuno. Questo sentimento si ? trovato rinforzato quando il nostro esercito ? giunto alla vittoria che era cos? importante che era vitale.
(…)
Lo scopo estremo della nostra politica estera ? la trascrizione definitiva nel diritto della vittoria che abbiamo ottenuto faccia alla guerra di aggressione scatenata dall’Azerbaigian contro l’Artsakh. La Repubblica dell’Alto-Karabakh deve essere riconosciuta dalla comunit? internazionale, perch? niente pu? spiegare logicamente perch? il popolo che ha esercitato il suo diritto all’automobile-determinazione e che l’ha protetto poi in questa guerra squilibrata, dovrebbe fare un giorno partito dall’Azerbaigian. Perch? il destino di questo popolo dovrebbe essere definita dalla decisione illegale presa da Stalin un tempo?
(…)
L’Armenia e l’Artsakh non vogliono la guerra; ma ciascuno deve sapere che risponderemo siccome si deve ad ogni provocazione. Il popolo dell’Artsakh non rischier? mai pi? lo sterminio, la Repubblica dell’Armenia porta si garante ne.
(…)
La sicurezza dell’Artsakh non ? per noi una questione di prestigio; ? una questione di vita o di morte, al senso pi? immediato di questi termini. Il mondo intero deve sapere e deve comprendere che noi, le strutture di potere dell’Armenia e dell’Artsakh, resisteremo a questo esercito-sempre che questa orda possa essere chiamata un esercito-che retribuisco degli omicidi. “
73. In un parere stabilito alla domanda del governo armeno, il Sig. Hari Bucur-Marcu, perito militare di nazionalit? rumena, indicava che non vedeva niente nella politica militare armena che potesse essere considerata come una qualsiasi forma di volont? di controllo sulle forze del “RHK”, n? nessuno segno sul terreno che le forze armene fossero presenti o attive in “RHK.” Concludeva che niente permetteva di pensare che l’Armenia esercitasse il suo controllo o la sua autorit? sul “RHK” o sulla forza di difesa di questa n? che le forze armene esercitassero qualche controllo che fossero sul governo o le istanze dirigenti del “RHK.” Il Governo afferma che il Sig. Bucur-Marcu aveva avuto la possibilit? di interrogare delle altezze responsabili militari armene e di aderire alle loro pratiche. Grazie ad un accordo concluso col ministero delle Cause estere del “RHK”, si sarebbe potuto rendere inoltre sul posto, intrattenersi coi responsabile militari e politici ed esaminare un certo numero di documenti.
74. Il 25 giugno 1994, la Repubblica di Armenia e la “Repubblica dell’Alto-Karabakh” hanno concluso un “accordo di cooperazione militare” che contempla in particolare questo:
“Il governo della Repubblica di Armenia ed il governo della Repubblica dell’Alto-Karabakh, denominati qui di seguito “le Parti”),
Avendo riguardo al loro interesse reciproco in materia di cooperazione militare, tenendo conto della necessit? di sviluppare le loro relazioni bilaterali e la loro fiducia reciproca con una cooperazione tra le forze armate dei loro Stati rispettivi, desiderosi di rinforzare la loro cooperazione militare e militaro-tecnica,
Sono convenuti di ci? che segue:
(…)
Articolo 3
Le due Parti intratterranno una cooperazione militare imperniata sulle seguenti tenute:
1, determinazione dell’esercito e riforma delle forze armate;
2, scienza ed istruzione militari;
3, legislazione militare,;
4, logistica delle forze armate;
5, inquadramento medico dei membri del personale militare e della loro famiglia;
6, attivit? culturali e sportive, turismo.
La cooperazione potr? intervenire in altre tenute su accordo scrive reciproco.
Articolo 4
Le Parti coopereranno coi seguenti medi:
1, visite e riunioni di lavoro tra i ministri della Difesa, i capi di stato maggiore o di altri rappresentanti abilitato dai ministri della Difesa;
2, consultazioni, divisione dell’esperienza, formazione del personale militare e rafforzamento delle qualifiche;
3, organizzazione di esercizi militari comuni;
4, partecipazione alle conferenze, delle consultazioni e dei seminari,;
5, scambio di informazione, di documenti e di servizi sulla base di disposizioni specifiche;
6, manifestazioni culturali,;
7, fornitura di servizi di al naturale militare;
8, collocamento in posto delle condizioni propizie all’utilizzazione comune di elementi dell’infrastruttura delle forze armate delle Parti nella cornice del presente accordo;
9, formazione di specialisti e di personale militare e tecnica altamente qualificata.
Nella cornice del presente accordo di cooperazione, le Parti convengono che li chiamati della Repubblica dell’Armenia hanno il diritto di effettuare il loro servizio militare a durata determinata in Repubblica dell’Alto-Karabakh e che quelli della Repubblica dell’Alto-Karabakh hanno il diritto di effettuare il loro in Repubblica dell’Armenia. Li chiamati trovandosi in simile caso saranno esentati dell’obbligo di effettuare il loro servizio militare a durata determinata nel paese di cui hanno la nazionalit?.
Articolo 5
Nella cornice del presente accordo, le Parti convengono anche:
1 che, se un cittadino della Repubblica di Armenia che effettua il suo servizio militare a durata determinata in Repubblica dell’Alto-Karabakh commette una violazione militare, i perseguimenti penali diretti contro lui ed il processo susseguente si terranno sul territorio della Repubblica dell’Armenia e saranno condotti dalle autorit? della Repubblica dell’Armenia conformemente al procedimento previsto dalla legislazione della Repubblica dell’Armenia;
2 che, se un cittadino della Repubblica dell’Alto-Karabakh effettuando il suo servizio militare a durata determinata in Repubblica dell’Armenia commette una violazione militare, i perseguimenti penali diretti contro lui ed il processo susseguente si terranno sul territorio della Repubblica dell’Alto-Karabakh e saranno condotti dalle autorit? della Repubblica dell’Alto Karabakh conformemente al procedimento previsto dalla legislazione della Repubblica dell’Alto-Karabakh.
Nella cornice del presente accordo, le Parti si portano reciprocamente un sostegno tecnico in materia di armamento cos? come in materia di recupero e di manutenzione del materiale militare.
La conclusione di accordi coi professionisti dell’armamento e del recupero e della manutenzione del materiale militare, come la presa incaricata sul territorio di ogni Parte dei rappresentanti delle imprese di fabbricazione, dipendono dal ministero della Difesa dello stato cliente.
Altre forme di cooperazione potuti stato condotte su accordo scrive reciproco.
(…) “
75. Il governo armeno afferma che li chiamati armeni che hanno effettuato il loro servizio in “RHK” in virt? dell’articolo 4 dell’accordo del 1994 erano per l’essenziale dei soldati non graduati che non rappresentavano non pi? del 5% (1 500 individui al massimo, dell’esercito di difesa del “RHK.” Tuttavia, non esclude la possibilit? che certi cittadini armeni si siano arruolati nell’esercito di difesa del “RHK” su una base contrattuale e volontario. Tra quelli che servirebbe in questo esercito, si troverebbe, ai lati di abitanti dell’Alto-Karabakh, dei volontarii di origine armeno issus del diaspora. I soldati armeni che servono in “RHK” sarebbero sotto il precetto diretto dell’esercito di difesa del “RHK” che sarebbe l’unica forza esercito operativo nell’enclave. Il Governo afferma che li chiamati armeni che hanno servito in “RHK” in virt? dell’accordo del 1994 l’hanno fatto perch? lo volevano (vedere, per?, il rapporto dell’ICG ripreso qui sopra al paragrafo 65.
Il governo armeno aggiunge che l’esercito armeno e l’esercito di difesa del “RHK” intrattengono in seno ad un’alleanza di difesa una cooperazione che passa dalle misure come lo scambio nella tenuta dell’informazione, degli incontri tra alti graduati, dei seminari, degli esercizi militari comuni, delle sfilate di ispezione, ecc.
76. Il 11 ottobre 2007, la Corte ha reso una decisione parziale sull’ammissibilit? delle richieste di tre militari che facevano motivo di appello alle autorit? armene di avere fatto loro subire dei cattivi trattamenti ed una detenzione irregolare (Zalyan, Sargsyan e Serobyan c. Armenia, richieste i nostri 36894/04 e 3521/07. Nella causa in questione, i fatti rivelavano che i richiedenti erano stati arruolati nell’esercito armeno nel maggio 2003 e che erano stati destinati militare no 33651 all’unit?, sostata vicino al villaggio di Mataghis nella regione di Martakert, in “RHK”. Nel gennaio 2004, due militari della stessa unit? che i richi

Testo Tradotto

Conclusions: Exceptions pr?liminaires rejet?es (Article 35-1 – Epuisement des voies de recours internesArticle 35-3 – Ratione loci)
Exceptions pr?liminaires rejet?es (Article 34 – Victime) Violation de l’article 1 du Protocole n? 1 – Protection de la propri?t? (article 1 al. 1 du Protocole n? 1 – Respect des biens Biens)
Violation de l’article 8 – Droit au respect de la vie priv?e et familiale (Article 8-1 – Respect de la vie familiale Respect du domicile
Respect de la vie priv?e)
Violation de l’article 13 – Droit ? un recours effectif (Article 13 – Recours effectif) Satisfaction ?quitable r?serv?e (Article 41 – Satisfaction ?quitable)

GRANDE CHAMBRE

AFFAIRE CHIRAGOV ET AUTRES c. ARM?NIE

(Requ?te no 13216/05)

ARR?T
(Fond)

STRASBOURG

16 juin 2015

Cet arr?t est d?finitif. Il peut subir des retouches de forme.
En l?affaire Chiragov et autres c. Arm?nie,
La Cour europ?enne des droits de l?homme, si?geant en une Grande Chambre compos?e de :
Dean Spielmann, pr?sident,
Josep Casadevall,
Guido Raimondi,
Mark Villiger,
Isabelle Berro,
Ineta Ziemele,
Bo?tjan M. Zupan?i?,
Alvina Gyulumyan,
Khanlar Hajiyev,
George Nicolaou,
Luis L?pez Guerra,
Ganna Yudkivska,
Paulo Pinto de Albuquerque,
Ksenija Turkovi?,
Egidijus K?ris,
Robert Spano,
Iulia Antoanella Motoc, juges,
et de Michael O?Boyle, greffier adjoint,
Apr?s en avoir d?lib?r? en chambre du conseil les 22 et 23 janvier 2014 et le 22 janvier 2015,
Rend l?arr?t que voici, adopt? ? cette derni?re date :
PROC?DURE
1. ? l?origine de l?affaire se trouve une requ?te (no 13216/05) dirig?e contre la R?publique d?Arm?nie et dont six ressortissants azerba?djanais, OMISSIS (? les requ?rants ?) ont saisi la Cour le 6 avril 2005 en vertu de l?article 34 de la Convention de sauvegarde des droits de l?homme et des libert?s fondamentales (? la Convention ?). Le sixi?me requ?rant est d?c?d? en juin 2005. Son fils, OMISSIS, poursuit la proc?dure au nom de son p?re.
2. Les requ?rants, qui ont ?t? admis au b?n?fice de l?assistance judiciaire, ont ?t? repr?sent?s par OMISSIS, avocats ? Londres, ainsi que par OMISSIS. Le gouvernement arm?nien (? le Gouvernement ?) a ?t? repr?sent? par son agent, M. G. Kostanyan, repr?sentant de la R?publique d?Arm?nie aupr?s de la Cour.
3. Les requ?rants all?guaient en particulier ?tre emp?ch?s de retourner dans le district de Latchin, situ? en territoire occup? par le gouvernement d?fendeur, et ?tre de ce fait priv?s de la jouissance de leur domicile et de leurs biens situ?s dans ce district. Ils se plaignaient en outre de ne pas avoir ?t? indemnis?s du pr?judice ainsi subi. Ils y voyaient des violations continues de l?article 1 du Protocole no 1 ? la Convention et de l?article 8 de la Convention. Invoquant ?galement l?article 13 de la Convention, ils estimaient de plus n?avoir pas dispos? d?un recours effectif relativement ? ces griefs. Enfin, pour tous les griefs expos?s ci-dessus, ils s?estimaient victimes d?une discrimination fond?e, au m?pris de l?article 14 de la Convention, sur leur appartenance ethnique et religieuse.
4. La requ?te a ?t? attribu?e ? la troisi?me section de la Cour (article 52 ? 1 du r?glement de la Cour, ? le r?glement ?). Le gouvernement azerba?djanais, qui a exerc? son droit d?intervention pr?vu ? l?article 36 ? 1 de la Convention, a ?t? repr?sent? par son agent, M. C. Asgarov.
5. Le 9 mars 2010, une chambre de la troisi?me section compos?e de Josep Casadevall, Elisabet Fura, Corneliu B?rsan, Bo?tjan M. Zupan?i?, Alvina Gyulumyan, Egbert Myjer et Luis L?pez Guerra, juges, ainsi que de Stanley Naismith, greffier adjoint de section, s?est dessaisie au profit de la Grande Chambre, ni l?une ni l?autre des parties ne s?y ?tant oppos?e (articles 30 de la Convention et 72 du r?glement).
6. La composition de la Grande Chambre a ?t? arr?t?e conform?ment aux articles 26 ?? 4 et 5 de la Convention et 24 du r?glement. Le pr?sident de la Cour a d?cid? que, dans l?int?r?t d?une bonne administration de la justice, la pr?sente affaire et l?affaire Sargsyan c. Azerba?djan (requ?te no 40167/06) devaient ?tre attribu?es ? la m?me formation de la Grande Chambre (articles 24, 42 ? 2 et 71 du r?glement).
7. Une audience sur la recevabilit? et le fond de l?affaire a eu lieu en public au Palais des droits de l?homme, ? Strasbourg, le 15 septembre 2010 (article 59 ? 3 du r?glement).
8. Le 14 d?cembre 2011, la requ?te a ?t? d?clar?e recevable par une Grande Chambre compos?e de Nicolas Bratza, Jean-Paul Costa, Christos Rozakis, Fran?oise Tulkens, Josep Casadevall, Nina Vaji?, Corneliu B?rsan, Peer Lorenzen, Bo?tjan M. Zupan?i?, Elisabet Fura, Alvina Gyulumyan, Khanlar Hajiyev, Egbert Myjer, Sverre Erik Jebens, Giorgio Malinverni, George Nicolaou et Luis L?pez Guerra, juges, ainsi que de Michael O?Boyle, greffier adjoint.
9. La partie requ?rante et le gouvernement d?fendeur ont chacun soumis des observations ?crites compl?mentaires (article 59 ? 1 du r?glement) sur le fond de l?affaire. Par ailleurs, des observations ont ?t? re?ues du gouvernement azerba?djanais.
10. Une audience sur le fond de l?affaire a eu lieu en public au Palais des droits de l?homme, ? Strasbourg, le 22 janvier 2014.

Ont comparu :
OMISSIS
11. ? l?issue de l?audience, la Cour a jug? qu?il n?y avait pas lieu, aux fins de l?examen de l?affaire, d?organiser de mission d??tablissement des faits ni d?entendre de t?moins.
EN FAIT
I. LES CIRCONSTANCES DE L?ESP?CE
A. La gen?se de l?affaire
12. ? l??poque de l?effondrement de l?URSS, l?Oblast autonome du Haut Karabakh (? l?OAHK ?) ?tait une province autonome de la R?publique socialiste sovi?tique d?Azerba?djan (? la RSS d?Azerba?djan ?). Situ? sur le territoire de cette r?publique, l?OAHK s??tendait sur une superficie de 4 388 km2. ? ce moment-l?, il n?y avait pas de fronti?re commune entre le Haut-Karabakh (en arm?nien, ? l?Artsakh ?) et la R?publique socialiste sovi?tique d?Arm?nie (? la RSS d?Arm?nie ?), qui ?taient s?par?s par le territoire azerba?djanais ; la zone o? ils ?taient le plus rapproch?s ?tait le district de Latchin, qui comprenait une bande de terre de moins de dix kilom?tres de largeur souvent appel?e ? corridor de Latchin ?.
13. Selon le recensement sovi?tique de 1989, l?OAHK comptait environ 189 000 habitants, dont 77 % d?Arm?niens, 22 % d?Az?ris et quelques membres des minorit?s russe et kurde. Le district de Latchin pr?sentait quant ? lui une d?mographie diff?rente, la grande majorit? de la population (60 000 personnes environ) y ?tant d?ethnie kurde ou az?rie. Seuls 5 ? 6 % des habitants du district ?taient d?ethnie arm?nienne.
14. Au d?but de l?ann?e 1988, des manifestations eurent lieu ? Stepanakert, la capitale r?gionale de l?OAHK, ainsi qu?? Erevan, la capitale arm?nienne. Les manifestants demandaient le rattachement du Haut Karabakh ? l?Arm?nie. Le 20 f?vrier, le soviet de l?OAHK pr?senta aux soviets supr?mes de la RSS d?Arm?nie, de la RSS d?Azerba?djan et de l?URSS une demande tendant ? ce que cette r?gion f?t autoris?e ? se s?parer de l?Azerba?djan et ? ?tre rattach?e ? l?Arm?nie. Le 23 mars, le soviet supr?me de l?URSS rejeta cette demande. En juin, le soviet supr?me d?Azerba?djan la rejeta ? son tour, celui de l?Arm?nie votant de son c?t? en faveur de l?unification.
15. Tout au long de l?ann?e 1988, les manifestations appelant ? l?unification se succ?d?rent. Le district de Latchin fit l?objet d?attaques et de barrages routiers. De nombreuses personnes furent victimes d?affrontements, et des r?fugi?s, qui se comptaient par centaines de milliers des deux c?t?s, pass?rent d?Arm?nie en Azerba?djan et r?ciproquement. En cons?quence, le 12 janvier 1989, l?URSS pla?a l?OAHK sous le contr?le direct de Moscou. Puis, le 28 novembre de la m?me ann?e, le contr?le de la province fut rendu ? l?Azerba?djan. Quelques jours plus tard, le 1er d?cembre, le soviet supr?me de la RSS d?Arm?nie et le conseil r?gional du Haut-Karabakh adopt?rent une r?solution conjointe ? sur la r?unification du Haut-Karabakh et de l?Arm?nie ?. En cons?quence de cette r?solution, un budget commun aux deux entit?s fut ?tabli en janvier 1990 et, au printemps de la m?me ann?e, il fut d?cid? que le Haut-Karabakh participerait aux ?lections arm?niennes suivantes.
16. Au d?but de l?ann?e 1990, le conflit s??tant aggrav?, les troupes sovi?tiques investirent Bakou et le Haut-Karabakh, lequel fut plac? sous ?tat d?urgence. De violents affrontements, dans lesquels intervinrent parfois les forces sovi?tiques, continu?rent cependant d?opposer Arm?niens et Az?ris.
17. Le 30 ao?t 1991, l?Azerba?djan proclama son ind?pendance ? l??gard de l?Union sovi?tique. Cette d?claration fut ensuite officialis?e par l?adoption, le 18 octobre 1991, de la loi constitutionnelle sur l?ind?pendance nationale. Le 2 septembre 1991, le soviet de l?OAHK annon?a la fondation de la ? R?publique du Haut-Karabakh ? (? la RHK ?), comprenant l?OAHK et le district azerba?djanais de Chahoumian, et d?clara que cette R?publique ne relevait plus de la juridiction azerba?djanaise. Le 26 novembre, le parlement azerba?djanais abolit l?autonomie dont b?n?ficiait jusque-l? le Haut-Karabakh. Lors d?un r?f?rendum organis? dans cette r?gion le 10 d?cembre 1991, 99,9 % des votants se prononc?rent en faveur de la s?cession. Toutefois, la population az?rie avait boycott? la consultation. Le m?me mois, l?Union sovi?tique fut dissoute et les troupes sovi?tiques commenc?rent ? se retirer de la r?gion. Le contr?le militaire du Haut Karabakh passa rapidement entre les mains des Arm?niens du Karabakh. Le 6 janvier 1992, la ? RHK ?, s?appuyant sur les r?sultats du r?f?rendum, r?affirma son ind?pendance ? l??gard de l?Azerba?djan.
18. Au d?but de l?ann?e 1992, le conflit d?g?n?ra peu ? peu en une v?ritable guerre. Le camp arm?nien prit plusieurs villages az?ris, provoquant la mort de plusieurs centaines de personnes au moins et le d?part de la population.
19. Le district de Latchin, et plus particuli?rement la ville ?ponyme, furent attaqu?s ? plusieurs reprises. Selon les requ?rants, ces attaques ?taient le fait tant des troupes du Haut-Karabakh que de celles de la R?publique d?Arm?nie. Le gouvernement d?fendeur soutient pour sa part que la R?publique d?Arm?nie n?a pas particip? ? ces ?v?nements et que les actions militaires ont ?t? men?es par les forces de d?fense du Haut-Karabakh et par des groupes de volontaires. En 1991, pendant pr?s de huit mois, les routes menant ? Latchin furent sous le contr?le de troupes d?origine arm?nienne, qui tenaient des postes de contr?le. La ville de Latchin se retrouva compl?tement isol?e. ? la mi-mai 1992, elle subit des bombardements a?riens qui caus?rent la destruction de nombreuses maisons.
20. Le 17 mai 1992, se rendant compte que les troupes se rapprochaient rapidement, les habitants de Latchin prirent la fuite. Le lendemain, la ville fut prise par des troupes d?origine arm?nienne. Il semble qu?elle ait ?t? pill?e et incendi?e au cours des jours suivants. Selon les informations communiqu?es au gouvernement d?fendeur par les autorit?s de la ? RHK ?, la ville de Latchin et les villages environnants, Aghbulag, Chirag et Chiragli, furent compl?tement d?truits pendant le conflit militaire.
21. En juillet 1992, le parlement arm?nien d?cida qu?il ne signerait aucun accord international qui pr?voirait que le Haut-Karabakh reste azerba?djanais.
22. Selon un rapport de Human Rights Watch de d?cembre 1994 intitul? ? Seven Years of Conflict in Nagorno-Karabakh ? (Sept ann?es de conflit dans le Haut-Karabakh), la prise du district de Latchin entra?na le d?placement d?environ 30 000 Az?ris, dont beaucoup d?origine kurde.
23. Apr?s avoir pris Latchin, les troupes d?origine arm?nienne conquirent quatre autres districts azerba?djanais situ?s autour du Haut Karabakh (Kelbajar, Jabrayil, Gubadly et Zanguelan) ainsi que de grandes parties de deux autres districts (Agdam et Fizuli).
24. Le 5 mai 1994, ? la suite d?une m?diation de la Russie, l?Arm?nie, l?Azerba?djan et la ? RHK ? sign?rent un accord de cessez-le-feu (le Protocole de Bichkek), qui devint effectif le 12 mai 1994.
25. Dans son rapport susmentionn?, l?association Human Rights Watch estimait qu?entre 1988 et 1994, 750 000 ? 800 000 Az?ris avaient ?t? contraints de quitter le Haut-Karabakh, l?Arm?nie et les sept districts azerba?djanais limitrophes du Haut-Karabakh. Selon des informations communiqu?es par les autorit?s arm?niennes, le conflit a fait 335 000 r?fugi?s arm?niens en provenance d?Azerba?djan et 78 000 personnes d?plac?es ? l?int?rieur de l?Arm?nie (ayant quitt? des r?gions d?Arm?nie frontali?res de l?Azerba?djan).
B. La situation actuelle
26. Selon le gouvernement d?fendeur, la ? RHK ? contr?le 4 061 km2 de l?ancien Oblast autonome du Haut-Karabakh. Il y a controverse sur la superficie exacte qu?elle occupe dans les deux districts partiellement conquis, mais il appara?t que, dans les sept districts limitrophes, le territoire occup? repr?sente une superficie totale de 7 500 km? environ.
27. Les estimations relatives au nombre actuel d?habitants dans le Haut Karabakh se situent entre 120 000 et 145 000 personnes, dont 95 % d?ethnie arm?nienne. Il ne reste pratiquement plus d?Azerba?djanais. Le district de Latchin compte 5 000 ? 10 000 Arm?niens.
28. Le conflit n?est toujours pas r?gl? sur le plan politique. L?ind?pendance autoproclam?e de la ? RHK ? n?a ?t? reconnue par aucun ?tat ni aucune organisation internationale. Des violations r?currentes de l?accord de cessez-le-feu de 1994 le long des fronti?res ont fait de nombreux morts, et le discours des autorit?s demeure hostile. De plus, selon plusieurs rapports internationaux, la tension s?est accrue ces derni?res ann?es et les d?penses militaires ont fortement augment? en Arm?nie comme en Azerba?djan.
29. Plusieurs propositions avanc?es en vue d?un r?glement pacifique du conflit ont ?chou?. Des n?gociations ont ?t? men?es sous l??gide de l?OSCE (Organisation pour la s?curit? et la coop?ration en Europe) et de son Groupe de Minsk. ? Madrid, en novembre 2007, les trois pays assurant la copr?sidence du Groupe ? les ?tats-Unis, la France et la Russie ? ont pr?sent? ? l?Arm?nie et ? l?Azerba?djan un ensemble de principes de base en vue d?un accord. Ces principes, qui ont par la suite ?t? actualis?s, appellent notamment au retour sous contr?le azerba?djanais des territoires entourant le Haut-Karabakh, ? l?instauration dans le Haut-Karabakh d?un statut provisoire pr?voyant des garanties en mati?re de s?curit? et d?autonomie, ? la mise en place d?un couloir reliant l?Arm?nie au Haut-Karabakh, ? la d?finition ult?rieure du statut d?finitif du Haut-Karabakh au moyen d?un r?f?rendum juridiquement contraignant, au droit pour toutes les personnes d?plac?es ? l?int?rieur de leur pays et pour tous les r?fugi?s de retourner l? o? ils r?sidaient pr?c?demment, et ? la mise en place de garanties pour la s?curit? internationale, au nombre desquelles devait figurer une op?ration de maintien de la paix. L?id?e sous-jacente ?tait que l?approbation de ces principes par l?Arm?nie et l?Azerba?djan permettrait de r?diger un accord complet et d?taill?. Apr?s un va-et-vient intense des diplomates du Groupe de Minsk et un certain nombre de rencontres entre les pr?sidents des deux pays en 2009, la dynamique s?est essouffl?e en 2010. ? ce jour, les parties au conflit n?ont pas sign? d?accord formel sur les principes de base.
30. Le 24 mars 2011, le Groupe de Minsk a pr?sent? un rapport sur la mission d??valuation sur le terrain men?e par les copr?sidents du Groupe de Minsk dans les territoires occup?s d?Azerba?djan entourant le Haut Karabakh (Report of the OSCE Minsk Group Co-Chairs? Field Assessment Mission to the Occupied Territories of Azerbaijan Surrounding Nagorno-Karabakh), dont le r?sum? apporte les informations suivantes :
? Les copr?sidents du Groupe de Minsk de l?OSCE se sont rendus du 7 au 12 octobre 2010 en mission d??valuation sur le terrain dans les sept territoires occup?s d?Azerba?djan entourant le Haut-Karabakh afin d?y appr?cier la situation g?n?rale, notamment sur le plan humanitaire. Ils ?taient accompagn?s du repr?sentant personnel du pr?sident de l?OSCE en exercice et de son ?quipe, laquelle leur a apport? un appui logistique, ainsi que de deux experts du HCR et d?un membre de la mission d?enqu?te d?p?ch?e sur place en 2005 par l?OSCE. Il s?agissait de la premi?re mission men?e par la communaut? internationale dans ces territoires depuis 2005 ; c??tait ?galement la premi?re fois depuis 18 ans que des repr?sentants de l?ONU se rendaient sur place.
En parcourant plus d?un millier de kilom?tres dans ces territoires, les copr?sidents ont pu constater ? quel point les cons?quences du conflit du Haut-Karabakh et de l?absence de r?glement pacifique ?taient d?sastreuses. Des villes et villages qui existaient avant le conflit ont ?t? abandonn?s et sont quasiment des champs de ruines. Il n?existe pas de chiffres fiables, mais selon des estimations approximatives, la population totale est de 14 000 personnes, qui vivent dans de petites colonies et dans les villes de Latchin et de Kelbajar. Les copr?sidents estiment qu?il n?y a pas eu d?accroissement significatif de la population depuis 2005. Les colons, pour la plupart des personnes d?ethnie arm?nienne provenant d?autres r?gions d?Azerba?djan et relog?es dans les territoires, vivent dans des conditions pr?caires, avec une infrastructure rudimentaire, peu d?activit? ?conomique et un acc?s limit? aux services publics. Beaucoup n?ont pas de pi?ces d?identit?. Sur le plan administratif, les sept territoires, l?ancien Oblast du Haut-Karabakh et d?autres r?gions ont ?t? regroup?s en huit districts nouveaux.
La constatation de la duret? de la situation qui pr?vaut dans les territoires a renforc? la conviction des copr?sidents que le statu quo est inacceptable et que seul un r?glement pacifique issu de n?gociations pourra donner la perspective d?un avenir meilleur et moins pr?caire aux anciens habitants de ces territoires comme aux nouveaux. Ils exhortent les dirigeants de toutes les parties ? s?abstenir de mener sur ces territoires ou sur d?autres zones contest?es des activit?s qui seraient pr?judiciables ? la conclusion d?un accord d?finitif ou qui modifieraient le caract?re de ces r?gions. Ils recommandent ?galement la prise de mesures pour pr?server les cimeti?res et les lieux de culte situ?s dans ces territoires et pour clarifier la situation des colons qui n?ont pas de pi?ces d?identit?. Ils ont l?intention de mener d?autres missions dans d?autres zones touch?es par le conflit du Haut-Karabakh, en compagnie d?experts des institutions internationales comp?tentes susceptibles de participer ? la mise en ?uvre d?un accord de paix. ?
31. Le 18 juin 2013, les pr?sidents des pays exer?ant la copr?sidence du Groupe de Minsk ont publi? une d?claration conjointe sur le conflit dans le Haut-Karabakh :
? Nous, pr?sidents de la R?publique fran?aise, des ?tats-Unis d?Am?rique et de la F?d?ration de Russie, pays exer?ant la copr?sidence du Groupe de Minsk de l?OSCE, restons d?termin?s ? aider les parties du conflit du Haut-Karabagh pour parvenir ? un r?glement pacifique et durable. Nous regrettons profond?ment que, plut?t que d?essayer de trouver une solution bas?e sur des int?r?ts mutuels, les parties ont continu? ? rechercher un avantage unilat?ral dans le processus de n?gociation.
Nous continuons de croire fermement que les ?l?ments d?crits dans les d?clarations de nos pays au cours des quatre derni?res ann?es doivent ?tre le fondement de tout r?glement juste et durable du conflit du Haut-Karabagh. Ces ?l?ments doivent ?tre consid?r?s comme un tout int?gr?, aussi toute tentative de s?lectionner certains ?l?ments au d?triment d?autres rendra impossible l?atteinte d?une solution ?quilibr?e.
Nous r?affirmons que seul un r?glement n?goci? peut mener ? la paix, la stabilit? et la r?conciliation, ouvrant des opportunit?s pour le d?veloppement r?gional et la coop?ration. L?utilisation de la force militaire qui a d?j? cr?? la situation actuelle de la confrontation et l?instabilit? ne r?soudra pas le conflit. Une reprise des hostilit?s serait catastrophique pour la population de la r?gion, entra?nant des pertes de vie, plus de destruction, d?autres r?fugi?s, et d??normes co?ts financiers. Nous appelons instamment les dirigeants de tous les c?t?s [?] r?affirmer les principes d?Helsinki, en particulier ceux relatifs ? la non-utilisation de la force ou de la menace de la force, ? l?int?grit? territoriale, ? l??galit? des droits et ? l?autod?termination des peuples. Nous les appelons aussi ? s?abstenir de toute action ou d?claration susceptible de faire monter la tension dans la r?gion et de conduire ? une escalade du conflit. Les dirigeants doivent pr?parer leur peuple ? la paix, pas ? la guerre.
Nos pays continueront ? agir en lien ?troit avec les parties. Toutefois, la responsabilit? de mettre un terme au conflit du Haut-Karabagh reste ? chacun d?eux. Nous croyons fermement que tarder plus ? parvenir ? un accord ?quilibr? pour le cadre d?une paix globale est inacceptable, et nous exhortons les dirigeants de l?Azerba?djan et de l?Arm?nie ? se concentrer avec une ?nergie renouvel?e sur les questions qui restent non r?solues. ?
C. Les requ?rants et les biens qu?ils all?guent poss?der dans le district de Latchin
32. Les requ?rants d?clarent ?tre des Kurdes azerba?djanais originaires du district de Latchin, o? leurs anc?tres auraient v?cu pendant des si?cles. Le 17 mai 1992, ils auraient ?t? contraints de fuir le district pour se r?fugier ? Bakou. En raison de l?occupation arm?nienne, il leur aurait ?t? impossible depuis lors de rentrer chez eux et de reprendre possession de leurs biens.
1. M. Elkhan Chiragov
33. M. Elkhan Chiragov est n? en 1950. Il vivait dans le district de Latchin. Alors qu?il avait ?t? indiqu? dans la requ?te qu?il habitait dans le village de Chirag, il ressort de la r?ponse des requ?rants aux observations du Gouvernement que son village ?tait en fait Chiragli et qu?il y a exerc? la profession d?enseignant pendant quinze ans. Il y aurait poss?d? une grande maison meubl?e de 250 m?, 55 ruches, 80 t?tes de petit b?tail, neuf t?tes de gros b?tail et cinq tapis faits main.
34. Le 27 f?vrier 2007, il a communiqu? avec la r?ponse des requ?rants aux observations du gouvernement d?fendeur un certificat officiel (? passeport technique ?) dat? du 19 juillet 1985 et attestant qu??taient enregistr?es ? son nom, sur un terrain de 1 200 m?, une maison d?habitation de 12 pi?ces sur deux ?tages d?une surface totale de 408 m? (r?partie en une surface d?habitation de 300 m? et une surface auxiliaire de 108 m?), ainsi qu?une remise de 60 m?.
35. Il a ?galement soumis une d?claration de trois anciens voisins affirmant qu?il poss?dait une maison d?habitation d?une superficie de 260 m? compos?e de 16 pi?ces sur deux ?tages et une voiture, ainsi qu?une d?claration de MM. A. Jafarov et A. Halilov, repr?sentants du pouvoir ex?cutif de la R?publique d?Azerba?djan dans la ville de Latchin, attestant qu?il habitait pr?c?demment le village de Chiragli.
36. Devant la Grande Chambre, il a produit notamment les documents suivants : un certificat de mariage attestant qu?il est n? ? Chiragli et s?y est mari? en 1978, les certificats de naissance de son fils et de sa fille, n?s ? Chiragli en 1979 et en 1990 respectivement, ainsi qu?une lettre de 1979 et un carnet de travail d?livr? en 1992 par la direction de l?enseignement du district de Latchin et attestant qu?il travaillait comme enseignant ? Chiragli.
2. M. Adishirin Chiragov
37. M. Adishirin Chiragov est n? en 1947. Il vivait dans le district de Latchin. Alors qu?il avait ?t? indiqu? dans la requ?te qu?il habitait dans le village de Chirag, il ressort de la r?ponse des requ?rants aux observations du Gouvernement que son village ?tait en fait Chiragli et qu?il y a exerc? la profession d?enseignant pendant vingt ans. Il y aurait poss?d? une grande maison meubl?e de 145 m?, une voiture neuve de mod?le ? Niva ?, 65 t?tes de petit b?tail, 11 t?tes de gros b?tail et six tapis faits main.
38. Le 27 f?vrier 2007, il a communiqu? un passeport technique dat? du 22 avril 1986 et attestant qu??taient enregistr?es ? son nom, sur un terrain de 1 200 m?, une maison d?habitation de huit pi?ces sur deux ?tages d?une surface totale de 230,4 m? (r?partie en une surface d?habitation de 193,2 m? et une surface auxiliaire de 37,2 m?) ainsi qu?une remise de 90 m?.
39. Il a ?galement produit une d?claration de trois anciens voisins affirmant qu?il poss?dait une maison d?habitation compos?e de huit pi?ces sur deux ?tages, ainsi qu?une d?claration de MM. A. Jafarov et A. Halilov, repr?sentants du pouvoir ex?cutif de la R?publique d?Azerba?djan dans la ville de Latchin, attestant qu?il habitait pr?c?demment le village de Chiragli.
40. Devant la Grande Chambre, il a produit notamment les documents suivants : un certificat de mariage attestant qu?il est n? ? Chiragli et s?y est mari? en 1975, les certificats de naissance de son fils et de ses deux filles, n?s ? Chiragli en 1977, 1975 et 1982 respectivement, ainsi qu?un passeport sovi?tique d?livr? en 1981 qui indique qu?il est n? ? Chiragli et porte un tampon d?enregistrement qui fait appara?tre qu?il habitait ? Chiragli en 1992.
3. M. Ramiz Gebrayilov
41. M. Ramiz Gebrayilov est n? ? Chiragli en 1960. Il aurait obtenu en 1988 un dipl?me d?ing?nieur de l?Institut polytechnique de Bakou. En 1983, pendant ses ?tudes ? Bakou, il se serait rendu dans la ville de Latchin et y aurait re?u de l??tat un terrain de 5 000 m?. Il y aurait par la suite b?ti une maison de six chambres ? coucher et un garage et y aurait v?cu avec sa femme et ses enfants jusqu?? son d?part forc? en 1992. Il y aurait aussi eu plusieurs ?tables. Il aurait ?galement poss?d?, sur un autre terrain de 5 000 m? lui appartenant ?galement, un atelier de r?paration automobile appel? ? Auto Service ?, une boutique et un caf?, ainsi que 12 vaches, 70 agneaux et 150 moutons.
42. M. Gebrayilov n?aurait pas pu retourner ? Latchin depuis son d?part en 1992. Des amis arm?niens qui seraient all?s ? Latchin en 2001 et auraient film? l??tat des maisons de la ville lui auraient fait visionner une vid?o montrant que sa maison avait ?t? totalement d?truite par un incendie. D?autres personnes, qui auraient quitt? Latchin apr?s lui, auraient aussi confirm? que sa maison avait ?t? incendi?e par les forces arm?niennes quelques jours apr?s son d?part.
43. Le 27 f?vrier 2007, M. Gebrayilov a communiqu? un passeport technique dat? du 15 ao?t 1986 et attestant qu??tait enregistr?e ? son nom, sur un terrain de 480 m?, une maison d?habitation de deux ?tages d?une surface totale de 203,2 m? (r?partie en une surface d?habitation de 171,2 m? et une surface auxiliaire de 32 m?) comprenant huit chambres ? coucher.
44. Il a ?galement soumis une d?claration de trois anciens voisins affirmant qu?il poss?dait une maison d?habitation de huit pi?ces sur deux ?tages, ainsi qu?une d?claration de M. V. Maharramov, repr?sentant du pouvoir ex?cutif de la R?publique d?Azerba?djan dans la ville de Latchin, attestant qu?il habitait pr?c?demment ? Latchin une maison lui appartenant.
45. Devant la Grande Chambre, il a produit notamment les documents suivants : un certificat de naissance et un certificat de mariage attestant qu?il est n? ? Chiragli et s?y est mari? en 1982, les certificats de naissance de sa fille et de ses deux fils, n?s ? Latchin en 1982, 1986 et 1988 respectivement, ainsi qu?un livret militaire d?livr? en 1979.
4. M. Akif Hasanof
46. M. Akif Hasanof est n? en 1959 dans le village d?Aghbulag, dans le district de Latchin. Il y aurait exerc? la profession d?enseignant pendant vingt ans et y aurait poss?d? une grande maison meubl?e de 165 m?, une voiture neuve de mod?le ? Niva ?, 100 t?tes de petit b?tail, 16 t?tes de gros b?tail et 20 tapis faits main.
47. Le 27 f?vrier 2007, il a communiqu? un passeport technique dat? du 13 septembre 1985 et attestant qu??taient enregistr?es ? son nom, sur un terrain de 1 600 m?, une maison d?habitation de neuf pi?ces sur deux ?tages d?une surface totale de 448,4 m? (r?partie en une surface d?habitation de 223,2 m? et une surface auxiliaire de 225,2 m?) ainsi qu?une remise de 75 m?.
48. Il a ?galement soumis une d?claration de trois anciens voisins affirmant qu?il poss?dait une maison d?habitation compos?e de neuf pi?ces sur deux ?tages, une ?table et des d?pendances, ainsi qu?une d?claration de M. V. Maharramov, repr?sentant du pouvoir ex?cutif de la R?publique d?Azerba?djan dans la ville de Latchin, attestant qu?il habitait pr?c?demment ? Aghbulag une maison lui appartenant.
49. Devant la Grande Chambre, il a produit un certificat de naissance, un passeport sovi?tique d?livr? en 1976 et un carnet de travail d?livr? par la direction de l?enseignement du district de Latchin et dont il ressort qu?il est n? ? Aghbulag et y a ?t? enseignant et directeur d??cole de 1981 ? 1988.
5. M. Fekhreddin Pashayev
50. M. Fekhreddin Pashayev est n? en 1956 dans le village de Kamalli, dans le district de Latchin. Apr?s avoir obtenu un dipl?me d?ing?nieur de l?Institut polytechnique de Bakou en 1984, il serait retourn? ? Latchin, o? il aurait travaill? au minist?re des Transports comme ing?nieur puis, ? partir de 1986, comme ing?nieur-chef. Il aurait v?cu dans la ville de Latchin, au num?ro 50 de la rue 28 Aprel (28 Aprel Kucesi, Lachin Seheri, Lachin Rayonu), dans une maison de deux ?tages comprenant trois chambres ? coucher qui lui aurait appartenu et qu?il aurait construite lui-m?me. La valeur marchande actuelle de cette maison serait de 50 000 dollars am?ricains (USD ? ? dollars ?). M. Pashayev aurait ?galement poss?d? le terrain entourant la maison, ainsi qu?une part (d?environ dix hectares) dans une ferme collective ? Kamalli et des terrains en ? propri?t? collective ?.
51. Le 27 f?vrier 2007, il a communiqu? un passeport technique dat? d?ao?t 1990 et attestant qu??tait enregistr?e ? son nom, sur un terrain de 469,3 m?, une maison d?habitation de deux ?tages d?une surface totale de 133,2 m? (r?partie en une surface d?habitation de 51,6 m? et une surface auxiliaire de 81,6 m?).
52. Il a ?galement soumis une d?claration de trois anciens voisins affirmant qu?il poss?dait une maison d?habitation compos?e de quatre pi?ces sur deux ?tages, ainsi qu?une d?claration de M. V. Maharramov, repr?sentant du pouvoir ex?cutif de la R?publique d?Azerba?djan dans la ville de Latchin, attestant qu?il habitait pr?c?demment rue 28 Aprel ? Latchin une maison lui appartenant.
53. Devant la Grande Chambre, il a produit notamment les documents suivants : un certificat de mariage attestant qu?il est n? ? Kamalli et s?y est mari? en 1985, les certificats de naissance de ses deux filles, n?es l?une ? Kamalli en 1987 et l?autre ? Latchin en 1991, le certificat de naissance de son fils indiquant que celui-ci est n? ? Kamalli en 1993, ainsi qu?un livret militaire d?livr? en 1978 et un carnet de travail dat? de 2000. Il a expliqu? que son fils ?tait en fait n? ? Bakou mais qu?il ?tait normal dans le syst?me sovi?tique de propiska d?inscrire comme lieu de naissance d?un enfant le lieu de r?sidence de ses parents.
6. M. Qaraca Gabrayilov
54. M. Qaraca Gabrayilov est n? en 1940 dans la ville de Latchin et d?c?d? le 19 juin 2005. Le 6 avril 2005, lors de l?introduction de la requ?te, il avait d?clar? que le 17 mai 1992, date de son d?part forc?, il vivait au no 580 de la rue N. Narimanov ? Latchin, dans l?appartement 128a, situ? dans une maison familiale de deux ?tages construite en 1976 qui lui aurait appartenu. D?une surface de 187,1 m?, la maison aurait ?t? entour?e d?un jardin de 453,6 m?. Dans sa requ?te, M. Gabrayilov avait ajout? qu?il poss?dait en outre une parcelle de 300 m? dans la m?me rue. Il avait joint un passeport technique dat? d?ao?t 1985 et attestant qu??tait enregistr?e ? son nom une maison de deux ?tages avec un jardin, dont les superficies correspondent ? celles susmentionn?es.
55. Le 27 f?vrier 2007, ses repr?sentants ont toutefois indiqu? qu?il habitait au num?ro 41 de la rue H. Abdullayev ? Latchin mais qu?il poss?dait bien les deux propri?t?s susmentionn?es dans la rue N. Narimanov. Ils ont joint ? cette communication une d?claration de trois anciens voisins et une de V. Maharramov, repr?sentant du pouvoir ex?cutif de la R?publique d?Azerba?djan dans la ville de Latchin, qui indiquent que M. Gabrayilov r?sidait dans sa maison de la rue H. Abdullayev. ?taient ?galement jointes une d?cision du 29 janvier 1974 par laquelle le soviet des repr?sentants du peuple du district de Latchin allouait au requ?rant le terrain de 300 m? susmentionn?, ainsi que plusieurs factures de fourrage et de mat?riaux de construction et des pi?ces justificatives se rapportant aux subventions cens?es avoir ?t? obtenues pour la construction de ses biens.
56. Le 21 novembre 2007, M. Sagatel Gabrayilov, le fils du requ?rant, a indiqu? que la rue o? avait habit? la famille s??tait appel?e rue N. Narimanov mais que, ? une date non pr?cis?e, le nom et la num?rotation de la rue avaient chang? et que l?adresse familiale ?tait ainsi devenue ? rue H. Abdullayev ?. Les deux adresses mentionn?es auraient donc fait r?f?rence ? la m?me propri?t?.
57. Devant la Grande Chambre, les repr?sentants du requ?rant ont produit notamment les documents suivants : un certificat de naissance et un certificat de mariage attestant qu?il ?tait n? ? Chiragli et s?y ?tait mari? en 1965, le certificat de naissance de son fils, n? en 1970 ? Alkhasli, un village du district de Latchin, et un livret militaire d?livr? en 1963.
D. Les relations entre la R?publique d?Arm?nie et la ? R?publique du Haut-Karabakh ?
58. Les requ?rants, le gouvernement d?fendeur et le tiers intervenant (le gouvernement azerba?djanais) ont soumis de tr?s nombreux documents et d?clarations sur la question de savoir si la R?publique d?Arm?nie exerce son autorit? ou son contr?le sur la ? RHK ? et les territoires avoisinants. Les informations qui ressortent de ces communications sont r?sum?es ci dessous dans la mesure o? la Cour les juge pertinentes.
1. Aspects militaires
59. En 1993, le Conseil de s?curit? de l?Organisation des Nations Unies a adopt? quatre r?solutions relatives au conflit dans le Haut-Karabakh. En leurs parties pertinentes, elles sont ainsi libell?es :

R?solution 822 du 30 avril 1993 (S/RES/822 (1993)) :
? Le Conseil de s?curit?,
(…)
Notant avec une tr?s grande inqui?tude l?intensification des affrontements arm?s, et en particulier l?invasion la plus r?cente du district de Kelbadjar, en R?publique azerba?djanaise, par des forces arm?niennes locales,
(…)
1. Exige la cessation imm?diate de toutes les hostilit?s et de tous les actes d?hostilit? afin que puisse s?instaurer un cessez-le-feu durable, ainsi que le retrait imm?diat de toutes les forces occupant le district de Kelbadjar et les autres r?gions de l?Azerba?djan r?cemment occup?es ;
(…) ?
R?solution 853 du 29 juillet 1993 (S/RES/853 (1993)) :
? Le Conseil de s?curit?,
(…)
Exprimant la vive pr?occupation que lui inspirent la d?t?rioration des relations entre la R?publique d?Arm?nie et la R?publique azerba?djanaise ainsi que les tensions entre elles,
(…)
Notant avec inqui?tude l?escalade des hostilit?s arm?es et, en particulier, la prise du district d?Agdam dans la R?publique azerba?djanaise,
(…)
3. Exige qu?il soit mis fin imm?diatement ? toutes les hostilit?s et que les forces d?occupation en cause se retirent imm?diatement, compl?tement et inconditionnellement du district d?Agdam et de toutes les autres zones r?cemment occup?es de la R?publique azerba?djanaise ;
(…)
9. Prie instamment le Gouvernement de la R?publique d?Arm?nie de continuer d?exercer son influence afin d?amener les Arm?niens de la R?gion du Haut-Karabakh de la R?publique azerba?djanaise ? appliquer la r?solution 822 (1993) du Conseil ainsi que la pr?sente r?solution, et ? accepter les propositions du Groupe de Minsk de [l?OSCE] ;
(…) ?
R?solution 874 du 14 octobre 1993 (S/RES/874 (1993)) :
? Le Conseil de s?curit?,
(…)
Se d?clarant gravement pr?occup? de ce que la poursuite du conflit dans la r?gion du Haut-Karabakh de la R?publique azerba?djanaise et aux alentours, ainsi que les tensions entre la R?publique d?Arm?nie et la R?publique azerba?djanaise, pourraient mettre en danger la paix et la s?curit? dans la r?gion,
(…)
5. Demande que soient imm?diatement appliqu?es les mesures r?ciproques et urgentes que pr?voit le “Calendrier modifi?” du Groupe de Minsk de [l?OSCE], y compris le retrait des forces des territoires r?cemment occup?s et la suppression de tous les obstacles aux communications et aux transports ;
(…) ?
R?solution 884 du 12 novembre 1993 (S/RES/884 (1993)) :
? Le Conseil de s?curit?,
(…)
Notant avec inqui?tude l?escalade des hostilit?s arm?es, cons?quence des violations du cessez-le-feu et de l?usage excessif de la force en r?action ? ces violations, en particulier l?occupation du district de Zanguelan et de la ville de Goradiz dans la R?publique azerba?djanaise,
(…)
2. Demande au gouvernement arm?nien d?user de son influence pour amener les Arm?niens de la r?gion du Haut-Karabakh de la R?publique azerba?djanaise ? appliquer les r?solutions 822 (1993), 853 (1993) et 874 (1993), et de veiller ? ce que les forces impliqu?es ne re?oivent pas les moyens d??tendre leur campagne militaire ;
(…)
4. Exige des parties concern?es qu?elles cessent imm?diatement les hostilit?s arm?es et les actes d?hostilit?, que les forces d?occupation soient retir?es unilat?ralement du district de Zanguelan et de la ville de Goradiz et que les forces d?occupation soient retir?es des autres zones r?cemment occup?es de la R?publique azerba?djanaise, conform?ment au ? calendrier modifi? ? de mesures urgentes en vue d?appliquer les r?solutions 822 (1993) et 853 (1993) du Conseil de s?curit? (…), tel qu?il a ?t? modifi? lors de la r?union du Groupe de Minsk de [l?OSCE] tenue ? Vienne du 2 au 8 novembre 1993 ;
(…) ?
60. Le rapport de d?cembre 1994 de Human Rights Watch (paragraphe 22 ci-dessus) comporte des descriptions du conflit dans le Haut Karabakh. Il indique qu?une ? offensive militaire men?e en mai-juin 1992 par les Arm?niens du Karabakh a abouti ? la prise d?une grande partie de la province de Latchin ?, puis r?sume ainsi les ?v?nements survenus en 1993 et 1994 (p. 58) :
? (…) les troupes arm?niennes du Karabakh ont ? souvent avec l?appui des forces de la R?publique d?Arm?nie ? pris le reste des provinces azerba?djanaises entourant le Haut-Karabakh (le reste de la province de Latchin et les provinces de Kelbajar, Agdam, Fizuli, Jebrayil, Qubatli et Zanguelan) et forc? les civils az?ris ? quitter les lieux. ?
Ce document rapporte diff?rents ?l?ments qui semblent indiquer que l?arm?e de la R?publique d?Arm?nie a particip? aux op?rations men?es dans le Haut Karabakh et les territoires avoisinants (pp. 67-73). L?Arm?nie aurait m?me envoy? des membres de ses propres forces de police maintenir l?ordre dans les territoires occup?s. Comme l?indique le rapport, les enqu?teurs de Human Rights Watch ont, en avril 1994, pass? deux jours ? interroger des soldats portant l?uniforme arm?nien dans les rues d?Erevan. Trente pour cent de ces soldats auraient ?t? des appel?s de l?arm?e arm?nienne ayant combattu dans le Karabakh ou re?u l?ordre de s?y rendre ou encore demand? express?ment ? y accomplir leur service. En une seule journ?e du mois d?avril 1994, les enqu?teurs de Human Rights Watch auraient vu cinq bus transportant quelque 300 soldats de l?arm?e arm?nienne entrer dans le Haut Karabakh en provenance d?Arm?nie. Des journalistes occidentaux leur auraient dit par ailleurs qu?ils avaient vu huit autres bus remplis de soldats de l?arm?e arm?nienne venant d?Arm?nie se diriger vers le territoire azerba?djanais. Human Rights Watch estime donc que des soldats de l?arm?e arm?nienne ont particip? aux op?rations men?es en Azerba?djan et que, d?un point de vue juridique, cela fait de l?Arm?nie une partie au conflit, lequel serait d?s lors bel et bien un conflit arm? international entre l?Arm?nie et l?Azerba?djan.
61. Plusieurs propositions de r?solution du conflit ont ?t? avanc?es au sein du Groupe de Minsk de l?OSCE. En juillet 1997, une proposition de ? plan global ? pr?voyait, sous le titre ? Accord I ? Fin des hostilit?s arm?es ?, un processus de retrait des forces arm?es en deux phases. Dans le cadre de la deuxi?me phase, il ?tait pr?vu que ? les forces arm?niennes se replient ? l?int?rieur des fronti?res de la R?publique d?Arm?nie ?.
La d?marche ? ?tape par ?tape ? pr?sent?e en d?cembre 1997 pr?voyait elle aussi un processus de retrait en deux phases avec, dans la deuxi?me phase, un retrait de ? toutes les forces arm?niennes stationn?es hors des fronti?res de la R?publique d?Arm?nie vers des lieux situ?s ? l?int?rieur de ces fronti?res ?. La proposition d?? ?tat commun ? de novembre 1998 ?tait pour l?essentiel formul?e en des termes analogues.
Ces documents ont tous ?t? examin?s dans le cadre des n?gociations men?es au sein du Groupe de Minsk, mais aucun d?entre eux n?a abouti ? un accord entre l?Arm?nie et l?Azerba?djan.
62. Les requ?rants renvoient par ailleurs ? des d?clarations de diff?rents dirigeants et observateurs politiques. Par exemple, en f?vrier 1994, Robert Kotcharian, alors Premier ministre de la ? RHK ?, avait d?clar? dans une interview accord?e au journal arm?nien Golos Armenii que l?Arm?nie fournissait au Haut-Karabakh des armes anti-a?riennes.
Vazguen Manoukian, ministre de la D?fense de l?Arm?nie en 1992-1993, aurait quant ? lui reconnu en octobre 2000 dans une interview accord?e au journaliste et ?crivain britannique Thomas de Waal que les d?clarations publiques selon lesquelles l?arm?e arm?nienne n?avait pas particip? ? la guerre ?taient exclusivement destin?es ? l??tranger (Thomas de Waal, Black Garden: Armenia and Azerbaijan through Peace and War, New York University Press 2003, p. 210) :
? Vous pouvez ?tre s?rs que, quelles qu?aient ?t? nos d?clarations politiques, les Arm?niens du Karabakh et l?arm?e arm?nienne ont men? ensemble les actions militaires. Que quelqu?un f?t du Karabakh ou d?Arm?nie, pour moi c??tait la m?me chose. ?
63. Les rapports annuels 2002, 2003 et 2004 de l?Institut international pour les ?tudes strat?giques (International Institute for Strategic Studies ? IISS), intitul?s The Military Balance, indiquaient que, sur les 18 000 militaires stationn?s dans le Haut-Karabakh, 8 000 appartenaient ? l?arm?e arm?nienne. Dans le rapport 2013 de ce m?me institut, on pouvait notamment lire ceci : ? depuis 1994, l?Arm?nie contr?le la plus grande partie du Haut-Karabakh, ainsi que les sept r?gions adjacentes d?Azerba?djan, souvent appel?es les ? territoires occup?s ? ? (The Military Balance, 2002, p. 66, 2003, p. 66, 2004, p. 82, et 2013, p. 218).
64. Dans son deuxi?me rapport ? la commission des questions politiques sur le conflit du Haut-Karabakh (document APCE no 10364, novembre 2004), le rapporteur de l?Assembl?e parlementaire du Conseil de l?Europe, David Atkinson, indiquait ceci :
? Selon les informations qui me sont parvenues, les Arm?niens d?Arm?nie ont particip? ? des luttes arm?es dans la r?gion du Haut-Karabakh aux c?t?s d?Arm?niens locaux d?Azerba?djan. Aujourd?hui, l?Arm?nie a des soldats stationn?s dans la r?gion du Haut-Karabakh et les districts environnants, les personnes de cette r?gion ont des passeports arm?niens et le gouvernement arm?nien transf?re d?importantes ressources budg?taires ? cette zone. ?
Sur la base de ce rapport, l?Assembl?e parlementaire a adopt? le 25 janvier 2005 la r?solution 1416, o? elle d?clare notamment ceci :
? 1. L?Assembl?e parlementaire regrette que, plus de dix ans apr?s le d?but des hostilit?s, le conflit du Haut-Karabakh ne soit toujours pas r?solu. Des centaines de milliers de personnes sont encore d?plac?es et vivent dans des conditions mis?rables. Des parties importantes du territoire azerba?djanais demeurent occup?es par les forces arm?niennes et des forces s?paratistes conservent le contr?le de la r?gion du Haut-Karabakh.
2. L?Assembl?e craint que les op?rations militaires et les affrontements ethniques g?n?ralis?s qui les ont pr?c?d?es n?aient abouti ? des expulsions ethniques massives et ? la cr?ation de zones monoethniques, faisant resurgir le terrible concept de purification ethnique. L?Assembl?e r?affirme que l?ind?pendance et la s?cession d?un territoire qui fait partie d?un ?tat ne peuvent ?tre que l?aboutissement d?un processus l?gal et pacifique, fond? sur le soutien exprim? d?mocratiquement par les habitants du territoire en question ; elles ne sauraient ?tre la cons?quence d?un conflit arm? d?bouchant sur des expulsions ethniques et sur l?annexion de fait du territoire concern? par un autre ?tat. L?Assembl?e rappelle que l?occupation d?un territoire ?tranger par un ?tat membre constitue une grave violation des obligations qui incombent ? cet ?tat en sa qualit? de membre du Conseil de l?Europe, et r?affirme le droit des personnes d?plac?es de la zone du conflit de retourner dans leur foyer dans la s?curit? et la dignit?. ?
65. Dans son rapport intitul? Nagorno-Karabakh: Viewing the Conflict from the Ground [Haut-Karabakh : le conflit vu du terrain], l?International Crisis Group (ICG) indique ceci ? propos des forces arm?es de la ? RHK ? (pp. 9-10) :
? [Le Haut-Karabakh] est probablement la soci?t? la plus militaris?e au monde. L?Arm?e de d?fense du Haut-Karabakh, hautement entra?n?e et ?quip?e, est avant tout une force terrestre, dont l?armature est pour l?essentiel fournie par l?Arm?nie. Un responsable du Haut-Karabakh a d?clar? ? l?ICG que cette arm?e comptait environ 20 000 soldats, et un expert ind?pendant [Richard Giragosian, analyste militaire am?ricain, en juillet 2005] a estim? ce nombre ? 18 500. Il est avanc? que 20 000 ? 30 000 r?servistes suppl?mentaires pourraient ?tre mobilis?s. Au regard de sa population, le Haut-Karabakh ne peut maintenir une force aussi importante sans l?apport d?un nombre ?lev? d??l?ments ext?rieurs. Selon une ?valuation ind?pendante [celle de M. Giragosian], l?arm?e compte 8 500 Arm?niens originaires du Karabakh et 10 000 originaires d?Arm?nie. (…)
N?anmoins, beaucoup d?appel?s et d?engag?s d?Arm?nie continuent de servir dans le Haut-Karabakh. Le ministre de fait de la D?fense reconna?t que ses forces militaires comptent 40 % de personnel contractuel, dont un certain nombre de citoyens arm?niens. Il affirme qu?aucun citoyen arm?nien ne fait l?objet d?une conscription forc?e, et il indique que 500 000 Arm?niens originaires du Haut Karabakh vivent en Arm?nie et que certains d?entre eux servent dans les forces du Haut-Karabakh. Cependant, d?anciens appel?s d?Erevan et d?autres villes arm?niennes ont d?clar? ? l?International Crisis Group qu?ils avaient ?t? envoy?s de mani?re apparemment arbitraire dans le Haut-Karabakh et dans les districts occup?s imm?diatement apr?s s??tre pr?sent?s au bureau de recrutement. Ils nient s??tre jamais port?s volontaires pour aller dans le Haut-Karabakh ou les territoires occup?s adjacents. Ils n?auraient per?u aucune prime pour effectuer leur service militaire hors d?Arm?nie, pendant lequel ils auraient port? l?uniforme du Haut-Karabakh et auraient ?t? plac?s sous les ordres du commandement militaire du Haut-Karabakh. De plus en plus de jeunes recrues arm?niennes refuseraient de servir dans le Haut Karabakh, ce qui pourrait contribuer ? expliquer l?apparente diminution du nombre d?individus envoy?s sur place.
Les forces de l?Arm?nie et celles du Haut-Karabakh sont largement int?gr?es. De hauts responsables arm?niens reconnaissent fournir au Haut-Karabakh beaucoup de mat?riel et d?armement. Les autorit?s du Haut-Karabakh reconnaissent ?galement que des officiers arm?niens leur fournissent une assistance ? la formation et leur transmettent des comp?tences sp?cialis?es. Pourtant, Erevan soutient que pas une seule unit? militaire arm?nienne ne se trouve dans le Haut-Karabakh et les territoires occup?s qui l?entourent. ?
Le gouvernement arm?nien conteste le rapport de l?ICG, arguant que cette organisation n?a de bureau ni en Arm?nie ni en ? RHK ?. Il ajoute que la d?claration relative au nombre de militaires arm?niens en ? RHK ? d?coule d?une communication ?lectronique avec M. Giragosian, qu?il a contact? et qui lui a r?pondu en ces termes :
? Lorsque j?ai exprim? cette opinion, je ne voulais pas dire que les personnes servant dans les forces arm?es du Haut-Karabakh ?taient des militaires. Je parlais du nombre approximatif de volontaires engag?s dans les forces arm?es du Haut Karabakh qui, selon mes calculs, ?taient originaires d?Arm?nie et d?autres ?tats. Je ne peux pas confirmer avec certitude que le nombre que j?ai donn? est correct, parce qu?il s?agit d?informations confidentielles et que personne ne conna?t les chiffres exacts. Mon opinion reposait sur l?impression que bon nombre d?Arm?niens venant de diff?rents endroits du monde sont engag?s dans les forces d?auto-d?fense du Haut-Karabakh. ?
66. Le 19 avril 2007, le journal autrichien Der Standard a publi? une interview du ministre des Affaires ?trang?res arm?nien de l??poque, Vardan Oskanian. ?voquant les territoires contest?s, M. Oskanian les aurait d?sign?s par l?expression ? les territoires qui sont aujourd?hui contr?l?s par l?Arm?nie ?.
Quelques jours apr?s la parution de cette interview, l?ambassade d?Arm?nie en Autriche a publi? un communiqu? de presse indiquant que les propos de M. Oskanian avaient ?t? mal interpr?t?s et qu?en r?alit? il avait parl? des ? territoires qui sont aujourd?hui contr?l?s par les Arm?niens ?.
67. Le 14 mars 2008, l?Assembl?e g?n?rale des Nations unies a adopt? une r?solution intitul?e ? La situation dans les territoires occup?s de l?Azerba?djan ? (A/RES/62/243), dans laquelle elle rappelle express?ment les r?solutions adopt?es par le Conseil de s?curit? de l?ONU en 1993 (paragraphe 59 ci-dessus). En ses passages pertinents, cette r?solution est ainsi libell?e :
? L?Assembl?e g?n?rale,
(…)
2. Exige le retrait imm?diat, complet et inconditionnel de toutes les forces arm?niennes des territoires occup?s de la R?publique d?Azerba?djan ;
3. R?affirme le droit inali?nable de la population qui a ?t? expuls?e des territoires occup?s de la R?publique d?Azerba?djan de retourner chez elle, et souligne qu?il est n?cessaire de cr?er les conditions propices ? son retour, notamment le rel?vement global des territoires touch?s par le conflit ;
(…) ?
68. Dans le cadre d?une interview accord?e au journal Armenia Today, le politicien d?origine libanaise Jirair Sefilian, haut grad? de l?arm?e arm?nienne qui avait particip? ? la prise de Shusha/Shushi au d?but du mois de mai 1992 et qui avait par la suite continu? de servir ? la fois dans les forces arm?es de la ? RHK ? et dans celles de l?Arm?nie, aurait tenu les propos suivants, rapport?s dans l??dition du 29 octobre 2008 :
? Nous devons tourner la page de l?histoire : depuis 1991, nous consid?rons que le Karabakh est un ?tat ind?pendant et nous disons qu?il doit mener lui-m?me les n?gociations. On ne trompe personne. Le monde entier sait que l?arm?e de la RHK fait partie des forces arm?es de l?Arm?nie, que le budget de la RHK est financ? par le budget de l?Arm?nie, et que les responsables politiques de la RHK sont nomm?s par Erevan. Il est temps de consid?rer le Karabakh comme une partie de l?Arm?nie, comme l?une de ses r?gions. Dans les n?gociations, le territoire du Karabakh doit ?tre consid?r? comme un territoire arm?nien, dont on ne c?dera pas un pouce. ?
69. Dans une r?solution du 20 mai 2010 sur la n?cessit? d?une strat?gie de l?Union europ?enne en faveur du Caucase du Sud, le Parlement europ?en a notamment d?clar? ceci :
? [Le Parlement europ?en] exprime ses vives pr?occupations quant au fait que des centaines de milliers de r?fugi?s et de personnes qui ont fui leur foyer pendant la guerre du Haut-Karabakh ou ? cause d?elle en restent ?loign?es et se voient priv?s de leurs droits, notamment leur droit au retour, ? la propri?t? et ? la s?curit? individuelle ; demande ? toutes les parties de reconna?tre clairement et sans r?serve ces droits et la n?cessit? de leur prompte concr?tisation et d?une r?solution rapide de ce probl?me, en assurant le respect des principes du droit international ; exige ? cet effet le retrait des forces arm?niennes de tous les territoires qu?elles occupent en Azerba?djan et parall?lement, le d?ploiement de forces internationales qui s?organisent, dans le respect de la charte des Nations unies, pour fournir les garanties de s?curit? n?cessaires pendant une p?riode de transition, qui assurent la s?curit? de la population du Nagorno-Karabakh et permettent aux personnes d?plac?es de r?int?grer leurs foyers et d??viter d?autres conflits qu?elles risqueraient d?occasionner ; invite les autorit?s de l?Arm?nie et de l?Azerba?djan, ainsi que les dirigeants des communaut?s en pr?sence, ? d?montrer leur volont? d?instaurer des relations interethniques pacifiques en prenant des mesures concr?tes pour pr?parer le retour des personnes d?plac?es ; estime que la situation des personnes d?plac?es ? l?int?rieur de leur pays et des r?fugi?s doit ?tre r?gl?e conform?ment aux r?gles internationales en vigueur, entre autres la r?cente recommandation no 1877 (2009) de l?APCE sur ? Les peuples oubli?s de l?Europe : prot?ger les droits fondamentaux des personnes d?plac?es de longue date ?. ?
70. En avril 2012, le Parlement europ?en a adopt? une nouvelle r?solution, dans laquelle il a notamment relev? qu?il existait ? des notifications extr?mement pr?occupantes concernant des activit?s ill?gales men?es par des troupes arm?niennes sur les territoires occup?s de l?Azerba?djan, ? savoir des man?uvres militaires r?guli?res, le renouvellement de l??quipement et du personnel militaire et l?approfondissement des ?chelons d?fensifs ?. Il a recommand? que la conclusion de l?accord d?association UE-Arm?nie soit conditionn?e ? des progr?s substantiels vers ? le retrait des forces arm?niennes des territoires occup?s dans la p?riph?rie du Haut-Karabakh et le retour de ces territoires sous le contr?le de l?Azerba?djan ? et que l?on ? demand[e] ? l?Arm?nie de cesser d?envoyer des appel?s de l?arm?e r?guli?re pour servir dans le Haut Karabakh ? (R?solution du Parlement europ?en du 18 avril 2012 contenant les recommandations du Parlement europ?en au Conseil, ? la Commission et au Service europ?en pour l?action ext?rieure sur les n?gociations concernant l?accord d?association UE-Arm?nie).
71. Les requ?rants affirment que, ? plusieurs reprises en 2012 et en 2013, le Pr?sident de l?Arm?nie, son ministre de la D?fense et des hauts responsables militaires arm?niens se sont rendus dans les territoires contest?s pour y inspecter les troupes, assister ? des exercices militaires et rencontrer des militaires et d?autres responsables de la ? RHK ?. De m?me, en juillet 2013, des g?n?raux et d?autres responsables militaires arm?niens, dont le ministre de la D?fense, auraient rencontr? des commandants des forces arm?es de la ? RHK ? dans le Haut-Karabakh, afin, notamment, de discuter des mesures ? prendre pour renforcer les effectifs militaires arm?niens.
72. Le 15 janvier 2013, le pr?sident arm?nien, Serge Sargsian, a rencontr? les responsables des branches l?gislative, ex?cutive et judiciaire du minist?re de la D?fense de la R?publique d?Arm?nie. Le discours qu?il a prononc? lors de cette rencontre a ?t? publi? le jour m?me sur le site internet officiel de la pr?sidence de la R?publique d?Arm?nie. On pouvait notamment y lire ceci :
? Il s?est trouv? que d?s les premi?res ann?es de notre ind?pendance, l?arm?e a jou? un r?le particulier dans notre soci?t?. Nous ?tions en guerre, et cela se ressentait dans toute l?Arm?nie ? en certains endroits plus qu?ailleurs. En ce temps-l?, chaque famille avait un parent proche ou lointain dans l?arm?e arm?nienne, et l?arm?e ?tait dans le c?ur de chacun. Ce sentiment s?est trouv? renforc? lorsque notre arm?e est parvenue ? la victoire, qui ?tait si importante, qui ?tait vitale.
(…)
Le but ultime de notre politique ?trang?re est la transcription d?finitive dans le droit de la victoire que nous avons remport?e face ? la guerre d?agression d?clench?e par l?Azerba?djan contre l?Artsakh. La R?publique du Haut-Karabakh doit ?tre reconnue par la communaut? internationale, car rien ne peut expliquer logiquement pourquoi le peuple, qui a exerc? son droit ? l?auto-d?termination et qui l?a ensuite prot?g? dans cette guerre d?s?quilibr?e, devrait faire un jour partie de l?Azerba?djan. Pourquoi la destin?e de ce peuple devrait-elle ?tre d?finie par la d?cision ill?gale prise jadis par Staline ?
(…)
L?Arm?nie et l?Artsakh ne veulent pas la guerre ; mais chacun doit savoir que nous r?pondrons comme il se doit ? toute provocation. Le peuple de l?Artsakh ne risquera plus jamais l?extermination, la R?publique d?Arm?nie s?en porte garante.
(…)
La s?curit? de l?Artsakh n?est pas pour nous une question de prestige ; c?est une question de vie ou de mort, au sens le plus imm?diat de ces termes. Le monde entier doit savoir et comprendre que nous, les structures de pouvoir de l?Arm?nie et de l?Artsakh, r?sisterons ? cette arm?e ? si tant est que cette horde puisse ?tre appel?e une arm?e ? qui r?tribue des meurtriers. ?
73. Dans un avis ?tabli ? la demande du gouvernement arm?nien, M. Hari Bucur-Marcu, expert militaire de nationalit? roumaine, indiquait qu?il ne voyait rien dans la politique militaire arm?nienne qui p?t ?tre consid?r? comme une quelconque forme de volont? de contr?le sur les forces de la ? RHK ?, ni aucun signe sur le terrain que les forces arm?niennes fussent pr?sentes ou actives en ? RHK ?. Il concluait que rien ne permettait de penser que l?Arm?nie exer??t son contr?le ou son autorit? sur la ? RHK ? ou sur la force de d?fense de celle-ci ni que les forces arm?niennes exer?assent quelque contr?le que ce f?t sur le gouvernement ou les instances dirigeantes de la ? RHK ?. Le Gouvernement affirme que M. Bucur-Marcu avait eu la possibilit? d?interroger de hauts responsables militaires arm?niens et d?acc?der ? leurs dossiers. Gr?ce ? un accord conclu avec le minist?re des Affaires ?trang?res de la ? RHK ?, il aurait en outre pu se rendre sur place, s?entretenir avec les responsables militaires et politiques et examiner un certain nombre de documents.
74. Le 25 juin 1994, la R?publique d?Arm?nie et la ? R?publique du Haut-Karabakh ? ont conclu un ? accord de coop?ration militaire ?, qui pr?voit notamment ceci :
? Le gouvernement de la R?publique d?Arm?nie et le gouvernement de la R?publique du Haut-Karabakh (ci-apr?s d?nomm?s ? les Parties ?),
Ayant ?gard ? leur int?r?t mutuel en mati?re de coop?ration militaire, tenant compte de la n?cessit? de d?velopper leurs relations bilat?rales et leur confiance mutuelle par une coop?ration entre les forces arm?es de leurs ?tats respectifs, d?sireux de renforcer leur coop?ration militaire et militaro-technique,
Sont convenus de ce qui suit :
(…)
Article 3
Les deux Parties entretiendront une coop?ration militaire ax?e sur les domaines suivants :
1) ?tablissement de l?arm?e et r?forme des forces arm?es ;
2) science et instruction militaires ;
3) l?gislation militaire ;
4) logistique des forces arm?es ;
5) encadrement m?dical des membres du personnel militaire et de leur famille ;
6) activit?s culturelles et sportives, tourisme.
La coop?ration pourra intervenir dans d?autres domaines sur accord ?crit mutuel.
Article 4
Les Parties coop?reront par les moyens suivants :
1) visites et r?unions de travail entre les ministres de la D?fense, les chefs d??tat major ou d?autres repr?sentants habilit?s par les ministres de la D?fense ;
2) consultations, partage de l?exp?rience, formation du personnel militaire et renforcement des qualifications ;
3) organisation d?exercices militaires communs ;
4) participation ? des conf?rences, des consultations et des s?minaires ;
5) ?change d?informations, de documents et de services sur la base d?arrangements sp?cifiques ;
6) manifestations culturelles ;
7) fourniture de services de nature militaire ;
8) mise en place des conditions propices ? l?utilisation commune d??l?ments de l?infrastructure des forces arm?es des Parties dans le cadre du pr?sent accord ;
9) formation de sp?cialistes et de personnel militaire et technique hautement qualifi?s.
Dans le cadre du pr?sent accord de coop?ration, les Parties conviennent que les appel?s de la R?publique d?Arm?nie ont le droit d?effectuer leur service militaire ? dur?e d?termin?e en R?publique du Haut-Karabakh et que ceux de la R?publique du Haut-Karabakh ont le droit d?effectuer le leur en R?publique d?Arm?nie. Les appel?s se trouvant en pareil cas seront exempt?s de l?obligation d?effectuer leur service militaire ? dur?e d?termin?e dans le pays dont ils ont la nationalit?.
Article 5
Dans le cadre du pr?sent accord, les Parties conviennent ?galement :
1) que, si un citoyen de la R?publique d?Arm?nie effectuant son service militaire ? dur?e d?termin?e en R?publique du Haut-Karabakh commet une infraction militaire, les poursuites p?nales dirig?es contre lui et le proc?s subs?quent se tiendront sur le territoire de la R?publique d?Arm?nie et seront men?s par les autorit?s de la R?publique d?Arm?nie conform?ment ? la proc?dure pr?vue par la l?gislation de la R?publique d?Arm?nie ;
2) que, si un citoyen de la R?publique du Haut-Karabakh effectuant son service militaire ? dur?e d?termin?e en R?publique d?Arm?nie commet une infraction militaire, les poursuites p?nales dirig?es contre lui et le proc?s subs?quent se tiendront sur le territoire de la R?publique du Haut-Karabakh et seront men?s par les autorit?s de la R?publique du Haut Karabakh conform?ment ? la proc?dure pr?vue par la l?gislation de la R?publique du Haut-Karabakh.
Dans le cadre du pr?sent accord, les Parties s?apportent mutuellement un soutien technique en mati?re d?armement ainsi qu?en mati?re de r?cup?ration et d?entretien du mat?riel militaire.
La conclusion d?accords avec les professionnels de l?armement et de la r?cup?ration et de l?entretien du mat?riel militaire, de m?me que la prise en charge sur le territoire de chaque Partie des repr?sentants des entreprises de fabrication, rel?vent du minist?re de la D?fense de l??tat client.
D?autres formes de coop?ration pourront ?tre men?es sur accord ?crit mutuel.
(…) ?
75. Le gouvernement arm?nien affirme que les appel?s arm?niens qui ont effectu? leur service en ? RHK ? en vertu de l?article 4 de l?accord de 1994 ?taient pour l?essentiel des soldats non grad?s qui ne repr?sentaient pas plus de 5 % (1 500 individus au maximum) de l?arm?e de d?fense de la ? RHK ?. Toutefois, il n?exclut pas la possibilit? que certains ressortissants arm?niens se soient engag?s dans l?arm?e de d?fense de la ? RHK ? sur une base contractuelle et volontaire. Parmi ceux qui serviraient dans cette arm?e, on trouverait, aux c?t?s d?habitants du Haut-Karabakh, des volontaires d?origine arm?nienne issus de la diaspora. Les soldats arm?niens servant en ? RHK ? seraient sous le commandement direct de l?arm?e de d?fense de la ? RHK ?, laquelle serait la seule force arm?e op?rationnelle dans l?enclave. Le Gouvernement affirme que les appel?s arm?niens qui ont servi en ? RHK ? en vertu de l?accord de 1994 l?ont fait parce qu?ils le voulaient (voir, cependant, le rapport de l?ICG repris au paragraphe 65 ci dessus).
Le gouvernement arm?nien ajoute que l?arm?e arm?nienne et l?arm?e de d?fense de la ? RHK ? entretiennent au sein d?une alliance de d?fense une coop?ration qui passe par des mesures telles que l??change dans le domaine du renseignement, des rencontres entre hauts grad?s, des s?minaires, des exercices militaires communs, des d?fil?s d?inspection, etc.
76. Le 11 octobre 2007, la Cour a rendu une d?cision partielle sur la recevabilit? des requ?tes de trois militaires qui faisaient grief aux autorit?s arm?niennes de leur avoir fait subir des mauvais traitements et une d?tention irr?guli?re (Zalyan, Sargsyan et Serobyan c. Arm?nie, requ?tes nos 36894/04 et 3521/07). Dans l?affaire en question, les faits r?v?laient que les requ?rants avaient ?t? enr?l?s dans l?arm?e arm?nienne en mai 2003 et qu?ils avaient ?t? affect?s ? l?unit? militaire no 33651, stationn?e pr?s du village de Mataghis dans la r?gion de Martakert, en ? RHK ?. En janvier 2004, deux militaires de la m?me unit? que les requ?rants furent retrouv?s morts. Dans le cadre de l?enqu?te qui fut men?e par la suite, les requ?rants furent interrog?s pendant plusieurs jours en avril 2004 dans l

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