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Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

AFFAIRE BRUMARESCU c. ROUMANIE (ARTICLE 41)

Tipologia: Sentenza
Importanza: 3
Articoli: 41, 06, P1-1
Numero: 28342/95/2001
Stato: Romania
Data: 2001-01-23 00:00:00
Organo: Grande Camera
Testo Originale

Conclusione Danno materiale – restituzione dei beni; Danno materiale – risarcimento pecuniario; Danno morale – risarcimento pecuniario; Rimborso parziale oneri e spese – procedimento della Convenzione
CAUSA BRUMĂRESCU C. ROMANIA
(Richiesta no 28342/95)
SENTENZA
(Soddisfazione equa)
STRASBURGO
23 gennaio 2001
( rettificata dalla decisione del 11 maggio 2001)

Nella causa Brumărescu c. Romania,
La Corte europea dei Diritti dell’uomo, riunendosi in una Grande Camera composta dai giudici di cui segue il nome,:
Il Sig. L. Wildhaber, presidente
Sig.ra E. Palm,
Sigg.. C.L. Rozakis, J. – P. Costa, L. Ferrari Bravo, L. Caflisch, L. Loucaides, P. Kūris, W. Fuhrmann,
K. Jungwiert, Sir Nicolas Bratza, la Sig.ra N. Vajić, il Sig. J. Hedigan,
Sig.ra W. Thomassen, Sigg.. T. Panţ?ru, E. Levits,
L. Mihai, giudice ad hoc,
cos? come da Sig.ra M. di Boero-Buquicchio, cancelliere collaboratrice,
Dopo avere deliberato in camera del consiglio il 18 ottobre 2000 e 10 gennaio 2001,
Rende la sentenza che ha, adottata a questa ultima, data:
PROCEDIMENTO
1. La causa ? stata deferita alla Corte da un cittadino rumeno, il Sig. D. B. (“il richiedente”), il 3 novembre 1998 e dalla Commissione europea dei Diritti dell’uomo (“la Commissione”) il 6 novembre 1998, nel termine di tre mesi che aprivano i vecchi articoli 1 e 47 ? 32 della Convenzione di salvaguardia dei Diritti dell’uomo e delle Libert? fondamentali (“la Convenzione”). Alla sua origine si trova una richiesta (no 28342/95) diretta contro la Romania ed in cui il Sig. B. aveva investito la Commissione il 9 maggio 1995 in virt? del vecchio articolo 25.
2. Nella sua sentenza del 28 ottobre 1999 (“la sentenza al principale”), la Corte ha concluso, all’unanimit?, alla violazione degli articoli 6 ? 1 della Convenzione e 1 del Protocollo no 1. Pi? precisamente, per ci? che riguarda l’articolo 1 del Protocollo no 1, ha stimato che la privazione controversa non aveva nessuna giustificazione e che ad ogni modo il giusto equilibrio era stato rotto, avendo sopportato e continuando di sopportare il richiedente un carico speciale ed esorbitante, incompatibile col diritto al rispetto dei suoi beni ([GC], ?? 79-80, CEDH 1999-VII).
3. Appellandosi all’articolo 41 della Convenzione, il richiedente richiedeva una soddisfazione equa nell’ordine di parecchie centinaia di migliaia di dollari americani per i danni subiti cos? come per oneri e spese.
4. Non trovandosi in stato la questione dell’applicabilit? dell’articolo 41 , la sentenza al principale l’ha riservata. La Corte ha invitato il Governo ed il richiedente ad inviarle per iscritto, nei tre mesi, le loro osservazioni in materia ed in particolare a comunicarle ogni accordo al quale potrebbero arrivare (ibidem, ? 84 e punto 4 del dispositivo). In seguito, il presidente ha prorogato questo termine fino al 15 aprile 2000.
5. Il Governo ha presentato le sue osservazioni il 28 gennaio e 15 marzo 2000 ed il richiedente ha fatto pervenire non si trova in stato il 25 gennaio, 14 marzo e 14 aprile 2000 le sue.
6. L? 8 giugno 2000, in virt? dell’articolo 61 ? 3 dell’ordinamento della Corte, il presidente ha accordato al Sig. Mircea Dan Mirescu l’autorizzazione di presentare delle osservazioni scritte su certi aspetti della causa. Queste osservazioni erano gi? giunte alla Corte il 30 maggio 2000.
7. In virt? dell’articolo 61 ? 5 dell’ordinamento, il Governo ha risposto per iscritto il 21 luglio 2000 ed il richiedente il 11 settembre, 2 ottobre e 17 novembre 2000.
8. Risulta dai documenti presentati dalle parti che l’appello interposto dal richiedente contro il giudizio del 21 aprile 1999 (sentenza al principale, ? 30) ? stato allontanato dal tribunale dipartimentale di Bucarest il 28 febbraio 2000. Investito in virt? della legge no 112/1995, il tribunale giudic? che aveva unicamente competenza per accordare un’indennit?, secondo i criteri definiti dalla legge no 112/1995. Il richiedente form? un ricorso contro questa decisione dinnanzi alla corte di appello di Bucarest che delibera in ultima istanza. Fu respinto il 26 ottobre 2000. Chiese tuttavia un rinvio di sei mesi dell’esecuzione di questa decisione.
IN DIRITTO
9. Ai termini dell’articolo 41 della Convenzione,
“Se la Corte dichiara che c’? stata violazione della Convenzione o dei suoi Protocolli, e se il diritto interno dell’Alta Parte contraente non permette di cancellare che imperfettamente le conseguenze di questa violazione, la Corte accorda alla parte lesa, se c’? luogo, una soddisfazione equa. “
A. DANNO MATERIALE
1. TESI DEL RICHIEDENTE
10. Il richiedente sottolinea al primo colpo che il modo pi? adeguato per il Governo di riparare al danno causato sarebbe di restituirgli l’insieme dell’immobile, ossia il terreno e la costruzione.
11. Nel il caso in cui il Governo non potesse restituire l’immobile, il richiedente si dice pronto a considerare la concessione di un risarcimento e richiede una somma che equivalga al valore commerciale del bene. Siccome si ? visto gi? restituire l’appartamento che occupa e la parte del terreno corrispondente, conformemente alla decisione della commissione amministrativa del 24 marzo 1998 (sentenza al principale, ? 28,) resterebbe solo da considerare la questione della differenza tra i valori dell’insieme dell’immobile e quella dell’appartamento dell’interessato e del terreno ivi afferente.
Poich? il resto della casa, fatta eccezione per l’appartamento del Sig. M., non ? stato venduto agli inquilini, il richiedente stima che lo stato non potrebbe avanzare giustificazione per rifiutarne la restituzione. Lo stato non avrebbe allora da risarcire il richiedente che l’appartamento del Sig. M..
12. Per giustificare le sue pretese, il richiedente si basa su una perizia preparata dall’esperto D.S. iscritto all’ordine dei periti tecnici della Romania ed avanza come valore dell’immobile al 1 settembre 2000 la somma di 5 757 milioni di lei rumeni (ROL), equivalendo a 250 600 dollari americani (USD). Questa somma si scompone come segue: 126 500 USD che rappresentano il valore del terreno, o 251 USD/m?, e 124 100 USD rappresentanti il valore della costruzione, o 216 USD/m?. In quanto all’appartamento che occupa, o il 39,3% dell’insieme della casa, avanza la somma di 48 771 USD.
13. Il richiedente sottolinea che la sua propriet?, composta di un terreno di 503 m? e di una costruzione di 575 m? ( circa 200 m? al suolo) ? situata nel quartiere Cotroceni a Bucarest che fa parte della zona “0” definita dal municipio di Bucarest in parecchie decisioni che cadono sul prezzo del terreno a Bucarest. In ogni citt?, la zona “0” ? tra le pi? care in materia immobiliare. Il richiedente indica che un certo numero di decisioni del municipio di Bucarest hanno fissato il prezzo di un terreno similare al suo a circa 300 USD/m?.
In quanto alla costruzione, precisa che la casa, costruita nel 1930, comprende un seminterrato pianificato, un pianterreno e due piani di cui l’ultimo mansardato, cos? come due rimesse. Per determinarne il valore, il rapporto di perizia da lui prodotto si ? basato sui criteri stabiliti dalle disposizioni legali che regolamentano il libero mercato immobiliare. Ora la stima della perizia, di 216 USD/m?, sarebbe confermata dal mercato dell’immobiliare che propone dei prezzi che vanno spesso al di l? di 300 USD/m?.
14. A questo riguardo, il richiedente critica la decisione della commissione amministrativa del 24 marzo 1998 e la perizia prodotta dal Governo che si baserebbero sui criteri stabiliti dalla legge no 112/1995. Ora l’applicazione di questi criteri non arriverebbe al valore reale del bene, ma ad un valore minimale, essendo lo scopo della legge no 112/1995 di permettere agli inquilini degli alloggi nazionalizzati di acquistare, ai prezzi modesti, gli appartamenti che occupano.
2. TESI DEL TERZO INTERVENUTO
15. Il terzo intervenendo, il Sig. M., sottolinea che ? il proprietario dell’appartamento che si trova al pianterreno della casa, che lo stato ha venduto ai suoi zii nel 1973 ed di cui ha ereditato. Di conseguenza, lo stato non potrebbe restituirlo al richiedente senza commettere una nuova ingiustizia. Il Sig. M. stima che spetta allo stato di concedere al richiedente un risarcimento per questo appartamento.
3. TESI DEL GOVERNO
16. Secondo il Governo, il “bene” del richiedente al senso dell’articolo 1 del Protocollo no 1, per la privazione del quale la Corte ha concluso ad una violazione di suddetto articolo, non potrebbe constare dell’appartamento del Sig. M.. A questo riguardo, fa valere che il tribunale di prima istanza di Bucarest non avrebbe potuto constatare legalmente il diritto di propriet? del richiedente sull’insieme della casa.
17. Il Governo sostiene anche che il richiedente potrebbe ottenere la restituzione in natura del suo bene introducendo un’azione di rivendicazione dinnanzi ai tribunali interni.
18. In quanto alla stima del valore del bene, il Governo contesta al primo colpo tanto la pertinenza degli elementi sui quali si ? basato l’esperto D.S. quanto gli importi ai quali questo ha concluso.
Sottopone una perizia prepaprata da V.S a sua volta, esperta iscritta all’ordine dei periti tecnici della Romania. Ai termini di questa perizia, praticata secondo i criteri definiti dalla legge no 112/1995, il valore dell’immobile al 1 marzo 1999 era di 108 058 USD, ci? che rappresenta 110 USD/m? per la costruzione e 87 USD/m? per il terreno.
In quanto alla decisione della commissione amministrativa del 24 marzo 1998, il Governo sottolinea che questa ha restituito al richiedente l’appartamento che occupa ed il terreno corrispondente a questo appartamento, ossia 168 m?. Il Governo avanza l? come valore dell’appartamento e del terreno afferente la somma di 38 578 USD. Di conseguenza, il richiedente dovrebbe vedersi accordare un’indennit? che corrisponde alla differenza tra il valore dell’immobile (108 058 USD) ed il valore dell’appartamento e del terreno gi? restituito (38 578 USD) o la somma di 69 480 USD.
4. VALUTAZIONE DA PARTE DELLA CORTE
19. La Corte ricorda che una sentenza che constata una violazione provoca per lo stato convenuto l’obbligo giuridico allo sguardo della Convenzione di mettere un termine alla violazione e di cancellarne le conseguenze in modo da ristabilire quanto si pu? fare la situazione anteriore a questa.
20. Gli Stati contraenti parti di una causa sono in principio liberi di scegliere i mezzi che utilizzeranno per conformarsi ad una sentenza che constata una violazione. Questo potere di valutazione in quanto alle modalit? di esecuzione di una sentenza traduce la libert? di scelta a cui ? abbinata l’obbligo primordiale imposto dalla Convenzione agli Stati contraenti: garantire il rispetto dei diritti e libert? garantite (articolo 1). Se la natura della violazione permette in integrum un restitutio, incombe sullo stato convenuto di realizzarlo. Se il diritto nazionale non permette cos?, in compenso, o permette solamente imperfettamente di cancellare le conseguenze della violazione, l’articolo 41 abilita la Corte ad accordare, se c’? luogo, alla parte lesa la soddisfazione che gli sembra appropriata (sentenza Papamichalopoulos ed altri c. Grecia del 31 ottobre 1995 (articolo 50), serie a no 330-B, pp. 58-59, ? 34).
21. Nella sua sentenza al principale, la Corte si ? espressa cos?: “(…) la Corte osserva che nessuna giustificazione ? fornita alla situazione che deriva dalla sentenza della Corte suprema di giustizia. In particolare, n? questa giurisdizione stessa n? il Governo non hanno tentato di avanzare dei motivi seri che giustificano la privazione di propriet? per “causa di utilit? pubblica.” La Corte nota inoltre che il richiedente si trova adesso privato della propriet? del bene da pi? di quattro anni senza avere percepito indennit? che rifletta il valore reale di questo, e che gli sforzi esposti da lui per ricuperare la propriet? a questo giorno sono rimasti vani” (? 79).
22. La Corte stima, nelle circostanze dello specifico, che la restituzione del bene controverso, come ordinata dal giudizio definitivo del tribunale di prima istanza di Bucarest del 9 dicembre 1993, porrebbe il richiedente, per quanto possibile, in una situazione che equivale a quella i cui si troverebbe se le esigenze dell’articolo 1 del Protocollo no 1 non fossero state ignorate.
A questo riguardo, la Corte non pu? accogliere l’argomento del Governo secondo il quale appartiene al richiedente di introdurre una nuova azione di rivendicazione. Ricorda che il Governo aveva gi? sollevato questa questione sotto forma di un’eccezione di non-esaurimento, che la Corte ha respinto nella sua sentenza al principale (? 55).
Il richiedente essendosi visto restituire l’appartamento che occupa, restituzione confermata dalla decisione definitiva della corte di appello di Bucarest del 26 ottobre 2000 ( paragrafo 8) dunque lo stato deve ristabilire il diritto di propriet? del richiedente sul resto della casa. Ci? ? senza danno a qualsiasi pretesa che il Sig. M. potrebbe avere sulla propriet? dell’appartamento che si trova al pianterreno, pretesa che dipenderebbe dai tribunali interni.
23. A difetto per lo stato convenuto di procedere a simile restituzione entro sei mesi a contare della decisione della presente sentenza, la Corte decide che dovr? versare al richiedente, per danno materiale, il valore reale della casa da cui bisogner? dedurre il valore del bene gi? restituito al richiedente.
24. In quanto alla determinazione dell’importo di questa indennit?, la Corte rileva l’importante scarto che separa i metodi di calcolo impiegati a questo fine dai periti designati dalle parti della controversia.
Tenuto conto delle notizie di cui dispone sui prezzi dal mercato immobiliare a Bucarest, la Corte stima il valore venale reale della casa e del terreno su cui ? ubicata a 215 000 USD di cui 78 795 USD per l’appartamento e la parte del terreno gi? restituito al richiedente. L’importo delle indennit? che il Governo dovrebbe pagare al richiedente ammonterebbe cos? a 136 205 USD di cui la somma di 42 100 USD che rappresentano il valore dell’appartamento occupato dal Sig. M.. Questo importo sarebbe da convertire in lei rumeni al tasso applicabile alla data dell’ordinamento.
B. DANNO MORALE
25. Il richiedente sollecita anche 75 000 USD per il danno morale subito a causa della sofferenza “grave, insopportabile ed incommensurabile” che gli avrebbe inflitto la Corte suprema di giustizia nel 1995, privandolo del suo bene una seconda volta, dopo che fu riuscito, nel 1993, a mettere un termine alla violazione del suo diritto dalle autorit? comuniste durante quarant’ anni. Chiede anche un’indennit? per la perdita dell’uso della sua propriet? dalla sentenza della Corte suprema di giustizia nel 1995 finora. Non avanza a questo riguardo la cifra.
26. Il Governo si alza contro questa pretesa, stimando che nessuno danno morale potrebbe essere considerato. Per di pi?, il Governo sostiene che sarebbe contrario alla giurisprudenza dei tribunali rumeni di accordare un’indennit? per perdita di uso e di godimento a titolo del danno morale.
27. La Corte considera che gli avvenimenti in causa hanno provocato delle ingerenze gravi nei diritti del Sig. Brumărescu al rispetto del suo bene, ad un tribunale ed ad un processo equo per il quale la somma di 15 000 USD rappresenterebbe un risarcimento equo del danno morale subito. Questo importo ? da convertire in lei rumeni al tasso applicabile alla data dell’ordinamento.
C. ONERI E SPESE
28. Il richiedente sollecita il rimborso di 2 450 USD che ripartisce come seguono, presentando un conteggio dettagliato,:
a) 1 644 USD di parcella per il lavoro compiuto dai suoi avvocati nel procedimento dinnanzi alla Corte, sul merito e per la questione della soddisfazione equa;
b) 50 USD per varie ed eventuali (telefono, fotocopie, notaio, ecc.);
c) 700 USD per onere di perito, 500 USD per la perizia propriamente detta e 200 USD per il complemento di perizia ai fini della valutazione del bene al 1 settembre 2000,;
d) 300 franchi francesi (FRF) per gli oneri del visto francese richiesto per il suo spostamento alle udienze di Strasburgo.
29. Il Governo non si oppone al rimborso degli oneri incorsi, su presentazione dei documenti giustificativi.
30. La Corte stima che gli oneri e spese richieste per le quali sono state prodotte dei documenti giustificativi, sono stati realmente e necessariamente esposti e sono di un importo ragionevole. In queste condizioni, giudica appropriato assegnare al richiedente i 2 450 USD richiesti, meno 3 900 FRF percepiti da Consiglio dell’Europa a titolo dell’assistenza giudiziale. Questo importo ? da convertire in lei rumeni al tasso applicabile alla data dell’ordinamento.
D. INTERESSI MORATORI
31. Essendo le somme accordate formulate in dollari americani, la Corte giudica appropriata di fissare il tasso di interesse moratorio applicabile al 6% l’anno.
PER QUESTI MOTIVI, LA CORTE, ALL’UNANIMIT?,
1. Stabilisce che lo stato convenuto deve restituire al richiedente, nei sei mesi, la casa controversa ed il terreno sul quale ? ubicata, fatta eccezione per l’appartamento e della parte di terreno corrispondente gi? restituiti;
2. Stabilisce che in mancanza di una tale restituzione lo stato convenuto deve versare al richiedente, negli stessi sei mesi, 136 205 USD, cento trentaseimila due cento cinque dollari americani, per danno materiale, da convertire in lei rumeni al tasso applicabile alla data dell’ordinamento,;
3. Stabilisce che lo stato convenuto deve versare al richiedente, entro tre mesi, le seguenti somme, da convertire in lei rumeni al tasso applicabile alla data dell’ordinamento,:
a) 15 000 USD, quindicimila dollari americani, per danno morale,;
b) 2 450 USD, duemila quattro cento cinquanta dollari americani, meno 3 900 FRF, tremila nove centeo franchi francesi, percepiti a titolo dell’assistenza giudiziale, per oneri e spese,;
4. Stabilisce che gli importi indicati sotto 2 e 3 saranno da aumentare di un interesse semplice del 6% l’anno a contare della scadenza di suddetti termini e fino al versamento;
5. Respinge la domanda di soddisfazione equa per il surplus.
Fatto in francese ed in inglese, poi comunicato per iscritto il 23 gennaio 2001, in applicazione dell’articolo 77 ?? 2 e 3 dell’ordinamento.
Luzius Wildhaber
Presidente Maud di Boero-Buquicchio Greffi?re collaboratrice

SENTENZA BRUMĂRESCU C. ROMANIA (SODDISFAZIONE EQUA)

SENTENZA BRUMĂRESCU C. ROMANIA (SODDISFAZIONE EQUA)

Testo Tradotto

Conclusion Dommage mat?riel – restitution des biens ; Dommage mat?riel – r?paration p?cuniaire ; Pr?judice moral – r?paration p?cuniaire ; Remboursement partiel frais et d?pens – proc?dure de la Convention
AFFAIRE BRUMĂRESCU c. ROUMANIE

(Requ?te no 28342/95)

ARR?T

(Satisfaction ?quitable)

STRASBOURG

23 janvier 2001

(rectifi? par d?cision du 11 mai 2001)

En l’affaire Brumărescu c. Roumanie,

La Cour europ?enne des Droits de l’Homme, si?geant en une Grande Chambre compos?e des juges dont le nom suit :

M. L. Wildhaber, pr?sident,
Mme E. Palm,
MM. C.L. Rozakis,
J.-P. Costa,
L. Ferrari Bravo,
L. Caflisch,
L. Loucaides,
P. Kūris,
W. Fuhrmann,
K. Jungwiert,
Sir Nicolas Bratza,
Mme N. Vajić,
M. J. Hedigan,
Mme W. Thomassen,
MM. T. Panţ?ru,
E. Levits,
L. Mihai, juge ad hoc,
ainsi que de Mme M. de Boer-Buquicchio, greffi?re adjointe,

Apr?s en avoir d?lib?r? en chambre du conseil les 18 octobre 2000 et 10 janvier 2001,

Rend l’arr?t que voici, adopt? ? cette derni?re date :

PROC?DURE

1. L’affaire a ?t? d?f?r?e ? la Cour par un ressortissant roumain, M. D. B. (? le requ?rant ?), le 3 novembre 1998 et par la Commission europ?enne des Droits de l’Homme (? la Commission ?) le 6 novembre 1998, dans le d?lai de trois mois qu’ouvraient les anciens articles 32 ? 1 et 47 de la Convention de sauvegarde des Droits de l’Homme et des Libert?s fondamentales (? la Convention ?). A son origine se trouve une requ?te (no 28342/95) dirig?e contre la Roumanie et dont M. B. avait saisi la Commission le 9 mai 1995 en vertu de l’ancien article 25.

2. Dans son arr?t du 28 octobre 1999 (? l’arr?t au principal ?), la Cour a conclu, ? l’unanimit?, ? la violation des articles 6 ? 1 de la Convention et 1 du Protocole no 1. Plus pr?cis?ment, en ce qui concerne l’article 1 du Protocole no 1, elle a estim? que la privation litigieuse n’avait aucune justification et qu’en tout ?tat de cause le juste ?quilibre avait ?t? rompu, le requ?rant ayant support? et continuant de supporter une charge sp?ciale et exorbitante, incompatible avec le droit au respect de ses biens ([GC], ?? 79-80, CEDH 1999-VII).

3. En s’appuyant sur l’article 41 de la Convention, le requ?rant r?clamait une satisfaction ?quitable de l’ordre de plusieurs centaines de milliers de dollars am?ricains pour les pr?judices subis ainsi que pour frais et d?pens.

4. La question de l’applicabilit? de l’article 41 ne se trouvant pas en ?tat, l’arr?t au principal l’a r?serv?e. La Cour a invit? le Gouvernement et le requ?rant ? lui adresser par ?crit, dans les trois mois, leurs observations en la mati?re et notamment ? lui communiquer tout accord auquel ils pourraient aboutir (ibidem, ? 84 et point 4 du dispositif). Par la suite, le pr?sident a prorog? ce d?lai jusqu’au 15 avril 2000.

5. Le Gouvernement a pr?sent? ses observations les 28 janvier et 15 mars 2000 et le requ?rant a fait parvenir les siennes les 25 janvier, 14 mars et 14 avril 2000.

6. Le 8 juin 2000, en vertu de l’article 61 ? 3 du r?glement de la Cour, le pr?sident a accord? ? M. Mircea Dan Mirescu l’autorisation de pr?senter des observations ?crites sur certains aspects de l’affaire. Ces observations ?taient d?j? parvenues ? la Cour le 30 mai 2000.

7. En vertu de l’article 61 ? 5 du r?glement, le Gouvernement y a r?pondu par ?crit le 21 juillet 2000 et le requ?rant les 11 septembre, 2 octobre et 17 novembre 2000.

8. Il ressort des documents pr?sent?s par les parties que l’appel interjet? par le requ?rant contre le jugement du 21 avril 1999 (arr?t au principal, ? 30) a ?t? ?cart? par le tribunal d?partemental de Bucarest le 28 f?vrier 2000. Saisi en vertu de la loi no 112/1995, le tribunal jugea qu’il avait uniquement comp?tence pour accorder une indemnit?, selon les crit?res d?finis par la loi no 112/1995. Le requ?rant forma un recours contre cette d?cision devant la cour d’appel de Bucarest statuant en dernier ressort. Il fut d?bout? le 26 octobre 2000. Il demanda toutefois un sursis de six mois ? l’ex?cution de cette d?cision.

EN DROIT

9. Aux termes de l’article 41 de la Convention,

? Si la Cour d?clare qu’il y a eu violation de la Convention ou de ses Protocoles, et si le droit interne de la Haute Partie contractante ne permet d’effacer qu’imparfaitement les cons?quences de cette violation, la Cour accorde ? la partie l?s?e, s’il y a lieu, une satisfaction ?quitable. ?

A. Dommage mat?riel

1. Th?se du requ?rant

10. Le requ?rant souligne d’embl?e que la mani?re la plus ad?quate pour le Gouvernement de r?parer le pr?judice caus? serait de lui restituer l’ensemble de l’immeuble, ? savoir le terrain et la construction.

11. Pour le cas o? le Gouvernement ne pourrait restituer l’immeuble, le requ?rant se dit pr?t ? envisager l’octroi d’un d?dommagement et r?clame une somme ?quivalant ? la valeur marchande du bien. Comme il s’est d?j? vu restituer l’appartement qu’il occupe et la partie du terrain correspondante, conform?ment ? la d?cision de la commission administrative du 24 mars 1998 (arr?t au principal, ? 28), seule resterait ? consid?rer la question de la diff?rence entre la valeur de l’ensemble de l’immeuble et celle de l’appartement de l’int?ress? et du terrain y aff?rent.

Puisque le reste de la maison, exception faite de l’appartement de M. M., n’a pas ?t? vendu aux locataires, le requ?rant estime que l’Etat ne saurait avancer de justification pour en refuser la restitution. L’Etat n’aurait alors ? d?dommager le requ?rant que de l’appartement de M. M..

12. Pour justifier ses pr?tentions, le requ?rant se fonde sur une expertise dress?e par l’expert D.S. inscrit ? l’Ordre des experts techniques de Roumanie et avance comme valeur de l’immeuble au 1er septembre 2000 la somme de 5 757 millions de lei roumains (ROL), ?quivalant ? 250 600 dollars am?ricains (USD). Cette somme se d?compose comme suit : 126 500 USD repr?sentant la valeur du terrain, soit 251 USD/m?, et 124 100 USD repr?sentant la valeur de la construction, soit 216 USD/m?. Quant ? l’appartement qu’il occupe, soit 39,3 % de l’ensemble de la maison, il avance la somme de 48 771 USD.

13. Le requ?rant souligne que sa propri?t?, compos?e d’un terrain de 503 m? et d’une construction de 575 m? (environ 200 m? au sol), est situ?e dans le quartier Cotroceni ? Bucarest, qui fait partie de la zone ? 0 ? d?finie par la mairie de Bucarest dans plusieurs d?cisions portant sur le prix du terrain ? Bucarest. Dans chaque ville, la zone ? 0 ? est parmi les plus ch?res en mati?re d’immobilier. Le requ?rant indique qu’un certain nombre de d?cisions de la mairie de Bucarest ont fix? le prix d’un terrain similaire au sien ? environ 300 USD/m?.

Quant ? la construction, il pr?cise que la maison, construite en 1930, comporte un sous-sol am?nag?, un rez-de-chauss?e et deux ?tages dont le dernier mansard?, ainsi que deux garages. Pour en d?terminer la valeur, le rapport d’expertise produit par lui s’est fond? sur les crit?res ?tablis par les dispositions l?gales r?glementant le march? libre de l’immobilier. Or l’estimation de l’expertise, de 216 USD/m?, serait confirm?e par le march? de l’immobilier, qui propose des prix allant souvent au-del? de 300 USD/m?.

14. A cet ?gard, le requ?rant critique la d?cision de la commission administrative du 24 mars 1998 et l’expertise produite par le Gouvernement, qui se fonderaient, elles, sur les crit?res ?tablis par la loi no 112/1995. Or l’application de ces crit?res n’aboutirait pas ? la valeur r?elle du bien, mais ? une valeur minimale, le but de la loi no 112/1995 ?tant de permettre aux locataires des logements nationalis?s d’acheter, ? des prix modestes, les appartements qu’ils occupent.

2. Th?se du tiers intervenant

15. Le tiers intervenant, M. M., souligne qu’il est propri?taire de l’appartement se trouvant au rez-de-chauss?e de la maison, que l’Etat a vendu ? ses oncles en 1973 et dont il a h?rit?. Par cons?quent, l’Etat ne saurait le restituer au requ?rant sans commettre une nouvelle injustice. M. M. estime qu’il incombe ? l’Etat d’octroyer au requ?rant un d?dommagement pour cet appartement.

3. Th?se du Gouvernement

16. Selon le Gouvernement, le ? bien ? du requ?rant au sens de l’article 1 du Protocole no 1, pour la privation duquel la Cour a conclu ? une violation dudit article, ne saurait comprendre l’appartement de M. M.. A cet ?gard, il fait valoir que le tribunal de premi?re instance de Bucarest n’aurait pu constater l?galement le droit de propri?t? du requ?rant sur l’ensemble de la maison.

17. Le Gouvernement soutient aussi que le requ?rant pourrait obtenir la restitution en nature de son bien en introduisant une action en revendication devant les tribunaux internes.

18. Quant ? l’estimation de la valeur du bien, le Gouvernement conteste d’embl?e tant la pertinence des ?l?ments sur lesquels s’est fond? l’expert D.S. que les montants auxquels celui-ci a conclu.

Il soumet ? son tour une expertise dress?e par V.S., experte inscrite ? l’Ordre des experts techniques de Roumanie. Aux termes de cette expertise, pratiqu?e selon les crit?res d?finis par la loi no 112/1995, la valeur de l’immeuble au 1er mars 1999 ?tait de 108 058 USD, ce qui repr?sente 110 USD/m? pour la construction et 87 USD/m? pour le terrain.

Quant ? la d?cision de la commission administrative du 24 mars 1998, le Gouvernement souligne que celle-ci a restitu? au requ?rant l’appartement qu’il occupe et le terrain correspondant ? cet appartement, ? savoir 168 m?. Le Gouvernement avance comme valeur de l’appartement et du terrain y aff?rent la somme de 38 578 USD. Par cons?quent, le requ?rant devrait se voir accorder une indemnit? correspondant ? la diff?rence entre la valeur de l’immeuble (108 058 USD) et la valeur de l’appartement et du terrain d?j? restitu?s (38 578 USD), soit la somme de 69 480 USD.

4. Appr?ciation par la Cour

19. La Cour rappelle qu’un arr?t constatant une violation entra?ne pour l’Etat d?fendeur l’obligation juridique au regard de la Convention de mettre un terme ? la violation et d’en effacer les cons?quences de mani?re ? r?tablir autant que faire se peut la situation ant?rieure ? celle-ci.

20. Les Etats contractants parties ? une affaire sont en principe libres de choisir les moyens dont ils useront pour se conformer ? un arr?t constatant une violation. Ce pouvoir d’appr?ciation quant aux modalit?s d’ex?cution d’un arr?t traduit la libert? de choix dont est assortie l’obligation primordiale impos?e par la Convention aux Etats contractants : assurer le respect des droits et libert?s garantis (article 1). Si la nature de la violation permet une restitutio in integrum, il incombe ? l’Etat d?fendeur de la r?aliser. Si, en revanche, le droit national ne permet pas ou ne permet qu’imparfaitement d’effacer les cons?quences de la violation, l’article 41 habilite la Cour ? accorder, s’il y a lieu, ? la partie l?s?e la satisfaction qui lui semble appropri?e (arr?t Papamichalopoulos et autres c. Gr?ce du 31 octobre 1995 (article 50), s?rie A no 330-B, pp. 58-59, ? 34).

21. Dans son arr?t au principal, la Cour s’est exprim?e ainsi : ? (…) la Cour observe qu’aucune justification n’est fournie ? la situation qui d?rive de l’arr?t de la Cour supr?me de justice. En particulier, ni cette juridiction elle-m?me ni le Gouvernement n’ont tent? d’avancer des motifs s?rieux justifiant la privation de propri?t? pour ? cause d’utilit? publique ?. La Cour note en outre que le requ?rant se trouve priv? de la propri?t? du bien depuis maintenant plus de quatre ans sans avoir per?u d’indemnit? refl?tant la valeur r?elle de celui-ci, et que les efforts d?ploy?s par lui pour recouvrer la propri?t? sont ? ce jour demeur?s vains ? (? 79).

22. La Cour estime, dans les circonstances de l’esp?ce, que la restitution du bien litigieux, telle qu’ordonn?e par le jugement d?finitif du tribunal de premi?re instance de Bucarest du 9 d?cembre 1993, placerait le requ?rant, autant que possible, dans une situation ?quivalant ? celle o? il se trouverait si les exigences de l’article 1 du Protocole no 1 n’avaient pas ?t? m?connues.

A cet ?gard, la Cour ne peut accueillir l’argument du Gouvernement selon lequel il appartient au requ?rant d’introduire une nouvelle action en revendication. Elle rappelle que le Gouvernement avait d?j? soulev? cette question sous la forme d’une exception de non-?puisement, que la Cour a rejet?e dans son arr?t au principal (? 55).

Le requ?rant s’?tant vu restituer l’appartement qu’il occupe, restitution confirm?e par la d?cision d?finitive de la cour d’appel de Bucarest du 26 octobre 2000 (paragraphe 8 ci-dessus), l’Etat doit donc r?tablir le droit de propri?t? du requ?rant sur le reste de la maison. Cela est sans pr?judice de toute pr?tention que M. M. pourrait avoir ? la propri?t? de l’appartement se trouvant au rez-de-chauss?e, pr?tention qui rel?verait des tribunaux internes.

23. A d?faut pour l’Etat d?fendeur de proc?der ? pareille restitution dans un d?lai de six mois ? compter du prononc? du pr?sent arr?t, la Cour d?cide qu’il devra verser au requ?rant, pour dommage mat?riel, la valeur actuelle de la maison, dont il faudra d?duire la valeur du bien d?j? restitu? au requ?rant.

24. Quant ? la d?termination du montant de cette indemnit?, la Cour rel?ve l’important ?cart qui s?pare les m?thodes de calcul employ?es ? cette fin par les experts d?sign?s par les parties au litige.

Compte tenu des informations dont elle dispose sur les prix du march? immobilier ? Bucarest, la Cour estime la valeur v?nale actuelle de la maison et du terrain sur lequel elle est sise ? 215 000 USD, dont 78 795 USD pour l’appartement et la partie du terrain d?j? restitu?s au requ?rant. Le montant des indemnit?s que le Gouvernement devrait payer au requ?rant s’?l?verait ainsi ? 136 205 USD, dont la somme de 42 100 USD repr?sentant la valeur de l’appartement occup? par M. M.. Ce montant serait ? convertir en lei roumains au taux applicable ? la date du r?glement.

B. Dommage moral

25. Le requ?rant sollicite aussi 75 000 USD pour le pr?judice moral subi du fait de la souffrance ? grave, insupportable et incommensurable ? que lui aurait inflig?e la Cour supr?me de justice en 1995, en le privant de son bien une deuxi?me fois, apr?s qu’il eut r?ussi, en 1993, ? mettre un terme ? la violation de son droit par les autorit?s communistes pendant quarante ans. Il demande ?galement une indemnit? pour la perte de l’usage de sa propri?t? depuis l’arr?t de la Cour supr?me de justice en 1995 jusqu’? pr?sent. Il n’avance pas de chiffre ? cet ?gard.

26. Le Gouvernement s’?l?ve contre cette pr?tention, estimant qu’aucun pr?judice moral ne saurait ?tre retenu. De surcro?t, le Gouvernement soutient qu’il serait contraire ? la jurisprudence des tribunaux roumains d’accorder une indemnit? pour perte d’usage et de jouissance au titre du dommage moral.

27. La Cour consid?re que les ?v?nements en cause ont entra?n? des ing?rences graves dans les droits de M. Brumărescu au respect de son bien, ? un tribunal et ? un proc?s ?quitable, pour lesquelles la somme de 15 000 USD repr?senterait une r?paration ?quitable du pr?judice moral subi. Ce montant est ? convertir en lei roumains au taux applicable ? la date du r?glement.

C. Frais et d?pens

28. Le requ?rant sollicite le remboursement de 2 450 USD qu’il ventile comme suit, en pr?sentant un d?compte d?taill? :

a) 1 644 USD d’honoraires pour le travail accompli par ses avocats dans la proc?dure devant la Cour, sur le fond et pour la question de la satisfaction ?quitable ;

b) 50 USD pour frais divers (t?l?phone, photocopies, notaire, etc.) ;

c) 700 USD pour frais d’expert (500 USD pour l’expertise proprement dite et 200 USD pour le compl?ment d’expertise aux fins de l’?valuation du bien au 1er septembre 2000) ;

d) 300 francs fran?ais (FRF) pour les frais du visa fran?ais exig? pour son d?placement aux audiences de Strasbourg.

29. Le Gouvernement ne s’oppose pas au remboursement des frais encourus, sur pr?sentation des pi?ces justificatives.

30. La Cour estime que les frais et d?pens r?clam?s, pour lesquels des pi?ces justificatives ont ?t? produites, ont ?t? r?ellement et n?cessairement expos?s et sont d’un montant raisonnable. Dans ces conditions, elle juge appropri? d’allouer au requ?rant les 2 450 USD r?clam?s, moins 3 900 FRF per?us du Conseil de l’Europe au titre de l’assistance judiciaire. Ce montant est ? convertir en lei roumains au taux applicable ? la date du r?glement.

D. Int?r?ts moratoires

31. Les sommes accord?es ?tant libell?es en dollars am?ricains, la Cour juge appropri? de fixer le taux d’int?r?t moratoire applicable ? 6 % l’an.

par ces motifs, la cour, ? l’unanimit?,

1. Dit que l’Etat d?fendeur doit restituer au requ?rant, dans les six mois, la maison litigieuse et le terrain sur lequel elle est sise, exception faite de l’appartement et de la partie de terrain correspondante d?j? restitu?s ;

2. Dit qu’? d?faut d’une telle restitution l’Etat d?fendeur doit verser au requ?rant, dans les m?mes six mois, 136 205 USD (cent trente-six mille deux cent cinq dollars am?ricains), pour dommage mat?riel, ? convertir en lei roumains au taux applicable ? la date du r?glement ;

3. Dit que l’Etat d?fendeur doit verser au requ?rant, dans un d?lai de trois mois, les sommes suivantes, ? convertir en lei roumains au taux applicable ? la date du r?glement :

a) 15 000 USD (quinze mille dollars am?ricains), pour dommage moral ;

b) 2 450 USD (deux mille quatre cent cinquante dollars am?ricains), moins 3 900 FRF (trois mille neuf cents francs fran?ais) per?us au titre de l’assistance judiciaire, pour frais et d?pens ;

4. Dit que les montants indiqu?s sous 2 et 3 seront ? majorer d’un int?r?t simple de 6 % l’an ? compter de l’expiration desdits d?lais et jusqu’au versement ;

5. Rejette la demande de satisfaction ?quitable pour le surplus.

Fait en fran?ais et en anglais, puis communiqu? par ?crit le 23 janvier 2001, en application de l’article 77 ?? 2 et 3 du r?glement.

Luzius Wildhaber
Pr?sident
Maud de Boer-Buquicchio
Greffi?re adjointe

arr?t Brumărescu c. Roumanie (satisfaction ?quitable)

arr?t Brumărescu c. Roumanie (satisfaction ?quitable)

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